Home / Editoriali / Istantanee di una sera d’estate: Subsonica @ Arena Civica (MI) 18/07/08

Istantanee di una sera d’estate: Subsonica @ Arena Civica (MI) 18/07/08

Istantanee di una sera d’estate sotto il cielo di Milano. Istantanee di energia sopra il palco e di passione che attraversa i molti corpi pronti a saltare sotto quel palco. Istantanee di amicizie che si nutrono di esperienze comuni, di vite che sono cresciute al ritmo di quelle note e al suono di quelle parole, che sembrano riconoscersi nei movimenti di quei cinque scatenati: Boosta, C-Max, Ninja, Samuel, Vicio, i Subsonica.
L’attesa è lunga fuori dall’Arena Civica ma premiata da un posto in prima fila che mi consentirà di godere di ogni momento, dall’inizio alla fine.

E l’inizio è una sferzata di adrenalina, una carica di energia e di potenza: una gabbia luminosa nasconde ancora la band ma questo non frena l’urto di Veleno con la sua base graffiante, il ritmo battente e la consapevole arrendevolezza della voce di Samuel: “E un’altra volta mi avvicinerò / Alla tua bocca mi avvicinerò / E un’altra volta mi avvelenerò / Del tuo veleno mi avvelenerò.” Il pubblico è già in delirio, sembra pronto a farsi colpire dal veleno che scorre nelle note ed è pronto ad esplodere su La glaciazione: si salta, si poga, si vive. La prima ora di concerto vola via velocissima, serratissima, senza sosta in un susseguirsi di pezzi nuovi come la riflessiva Piombo e pezzi vecchi come Istantanee e la sempre stupenda Colpo di Pistola: “Ti farò male più di un colpo di pistola / È appena quello che ti meriti / Ci provo gusto me ne accorgo ed allora / Non mi vergogno dei miei limiti e lividi / Come ti gira dopo un colpo di pistola / Ti vedo un po’ a corto di numeri / Ci provo gusto me ne accorgo ed allora / Non mi seccare coi tuoi alibi”. Quanta voglia di saltare c’è adesso, quanta voglia di sentirti viva nella speranza di far arrivare a chi ti ha fatto male un messaggio chiaro. O forse è per te stessa quel messaggio?
Il ritorno sul palco ci regala un altro brano de L’eclissi, Nei nostri luoghi e un nuovo adrenalinico salto indietro verso Nuova Ossessione, passando per Preso blu: “perché non ci provi ad arrenderti / a un giorno di pioggia / al gusto di pioggia, / in anni di pioggia.” Nuova pausa, ormai siamo oltre l’orario consentito, rischiamo la multa… ma nessuno se ne vuole andare… soprattutto noi lì sotto che non siamo ancora stanchi di saltare e cantare e allora arriva Tutti i miei sbagli. La mente torna indietro, a dov’ero quando ho sentito la prima volta questa canzone, con chi ero, chi ero. Qualcosa è rimasto stupendamente uguale, altro è cambiato. Ho ancora voglia di saltare stasera… Potrei sentirne altre cento di canzoni, vorrei sentirne ancora e per una volta non trovo insopportabile neanche il pogo… regalo di una bella atmosfera, di una strana unità di fondo. Il cielo su Torino è l’ultimo regalo per me… Peccato la prima parte si sia persa in problemi di audio… “Tu sei come me”… Stasera sembriamo avere tutti qualcosa in comune. (Lost Gallery)

Ti potrebbe interessare...

Quintorigo e John De Leo

Rospo e Grigio: due vinili per celebrare l’arte senza tempo dei Quintorigo

Ci sono artisti che non si limitano a fare musica, ma creano universi paralleli, dove …

Leave a Reply