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Soggiorno A Sant’Ilario – Silvia Dainese

Ci sono album che non hanno bisogno di paroloni da scienziatelli musicali per essere definiti, bastano tre lettere: pop. L’album d’esordio di Silvia Dainese, Soggiorno a Sant’Ilario, è semplicemente, squisitamente, allegramente pop. La cantautrice genovese, a vent’anni inizia a registrare i provini delle sue canzoni con una chitarra, un microfono e il pc di casa. Nel 2001 fa il suo esordio sul palco: Red Ronnie la fa esibire ad Help. Nello stesso anno è tra gli otto finalisti del Premio città di Recanati con il brano Cartone Animato. Nel 2002 autoproduce il suo primo cd omonimo. Partecipa a numerosi festival, vince il Tim Tour nella città di Livorno. Tra il 2002 e il 2005 apre i concerti di Ani DiFranco, Carmen Consoli, Paolo Benvegnù, Cristina Donà, Mariposa e continua l’attività live in giro per l’Italia. Nel 2004 suona con Elio e le Storie Tese, Daniele Silvestri, Max Gazzè, Vinicio Caposella, Roy Paci, Matteo Salvatore per il concerto del Primo Maggio a Genova. Nel 2005 è invitata a suonare al GoaBoa Festival di Genova con Sikitikis, Max Gazzè, Roy Paci e Aretuska, Antony and the Johnsons, Kings of Convenience. Sempre nello stesso anno, grazie alla Sony Music stampa un cd singolo promozionale, Non credo ai segni zodiacali e autoproduce una raccolta di brani, Demo 2002-2005. Nell’aprile del 2007 suona a New York e nel 2008 esce il suo ultimo lavoro, Soggiorno a Sant’Ilario, prodotto artisticamente da Lorenzo Corti, musicista che collabora con Cristina Donà e che in questo album suona anche le chitarre e il synth.
Ci addentriamo nell’ascolto dell’album di questa giovane artista. Partiamo col brano Non credo ai segni zodiacali: un riff orecchiabile che entra in testa. L’album corre via con brani semplici, freschi come un bicchiere di Acqua e limone. La voce di Silvia è particolare, molto giovane e divertente con tutte le sue sbavature. I testi non hanno pretese, ma non sono mai troppo scontati. C’è spazio per brani più melodici e malinconici (Come fosse un’attesa, Sono vestita, Fondo di bicchiere), per pezzi divertenti e scanzonati (Parto per la luna), ma anche per episodi più curiosi e non così immediati, come Lo ritengo impossibile. Lacrime di sole, con una sessione di fiati, è un altro brano rappresentativo della musica di Silvia Dainese: semplice, lineare. “Se il male si potesse togliere o comunque spostare un po’ più in la userei le mani per spegnere i pensieri rassicurarti e dirti no, non preoccuparti” (Soggiorno a Sant’Ilario). Consigliato a chi ha voglia di una boccata d’aria fresca, per chi ha voglia di un po’ di sana evasione musicale.

Credits

Label: Autoprodotto – 2008

Line-up: Parole e musica: Silvia Danese; suonato e arrangiato da: Silvia Dainese, Federico Foglia, Lorenzo Corti, Rossano Villa, Rocco Costarelli; produzione artistica: Lorenzo Corti; registrato al Penelope Studio di Milano; mixato al Zoo Studio di Correggio (RE); masterizzato al Nautilus di Milano da Giovanni Versari; sound engineer: Stefano Cesca

Tracklist:

  1. Non credo ai segni zodiacali
  2. Acqua e limone
  3. Ti odio tra le virgolette
  4. Come fosse un’attesa
  5. Lo ritengo impossibile
  6. Lacrime di sole
  7. Mercurio tra le dita
  8. Parole soltanto
  9. Parto per la luna
  10. Soggiorno a Sant’Ilario
  11. Sono vestita
  12. Fondo di bicchiere
  13. Non credo ai segni zodiacali (radio edit)
  14. Lacrime di sole (radio edit)

Links:Sito Ufficiale,MySpace

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