C’è vita che scivola nel caldo fruscio di un nastro magnetico 4-Tracks Fostex Recorder. Quel nastro su cui è stato inciso l’intenso esordio Lo-fi, Back to tape di Jester at work. Mark Lanegan e Tom Waits si incrociano sul sentiero che porta nel deserto americano della mente. Antonio Vitale ha il dono della voce calda del fuoco e dell’alcol che riscalda la solitudine di una notte difficile da attraversare. Con I’m on fire si può andare in flashback e viaggiare fino al termine di noi stessi. Questo disco ti legge dentro, ti lacera le budella cercando un uncino di sogno. C’è blues nella sua accezione più sperimentale lo-fi. The worst cowboy ti catapulta in un’altra dimensione. No far from here è fiume in piena di riflessione sonica. A brand new motorbike è di un’attitudine acoustic blues incredibile. Resurrection è finestra del cuore aperta sull’arcobaleno dopo una pioggia interiore. L’armonica sull’arpeggio di Bog’s bubble è indimenticabile. Invisible man è turbinio di cenere dove la voce si attenua a seguire gli arrangiamenti lo-fi che esplorano la miniera abbandonata di suoni della chitarra. Brividi sotto coperta con Right words ricordando i mitici Crash test dummies. Questo disco scalda, scalda l’anima come una bottiglia di Jack Daniel’s. Se mezza Europa è rapita da Seasick Steve, quell’altra metà potrebbe innamorarsi di Jester at work.
Credits
Label: Twelve Records/Jestrai 2009
Line-up: Antonio Vitale (voice, guitar & all instruments).
Tracklist:
- 0…….
- The worst cowboy
- Sphinx
- So sorry
- I’m on fire
- Not far from here
- A brand new motorbike
- Resurrection
- Bog’s bubble
- Invisible man
- Right words
- Radiolove parade’76
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Un solo commento
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