Foglie d’autunno che scivolano lungo uno specchio d’acqua dolce. Il sole tramonta lentamente attraverso le ultime nuvole di un temporale improvviso. Occhi spalancati dopo un lungo sonno. Zitti per favore, Ofeliadorme ed è delicatezza fatta suono. E’ il paradiso che si cerca nella ascolto di un disco. Questi quattro ragazzi di Bologna in punta di piedi entrano nel salotto intimo dell’ascoltatore e squarciano il silenzio senza distorsione, con una voce suadente e profonda accompagnata da soluzione acustiche e avvolte elettrico/elettroniche di rara bellezza.Quella bellezza della melodia, di un arpeggio incantevole che suscita iperboli di memoria. Su questi acquarelli notturni si stagliano liriche d’amore atteso, esistenziale e senza tempo. To wait è perfetta e potrebbe essere vista come una versione femminile di Paranoid Android. New pieces of science è un incanto di cristallo. 6:17 pm e Bells sono ipnotiche onde di gioia tra Lisa Hannigam e Josè Gonzalez. This word e The Ballad of the bitter end sono cerchi nell’acqua del tormento, dove gli occhi vedono e sentono la vita in maniera diversa dal mondo ordinario. Sometimes It’s better to wait non è un semplice ep d’esordio ma è una promessa di bellezza degli Ofeliadorme, che hanno tutte le carte per essere dei piccoli Radiohead acustici.
Credits
Label: Musicaoltranza Digital label – 2009
Line-up: Francesca (leading vocals, guitars, keyboard) – g.Mod (bass, guitar, backing vocals) – Post (drums, keyboard) – Tato (guitars, bass).
Tracklist:
- To wait
- New pieces of science
- 6:17pm
- Bells
- This world
- The ballad of the bitter end
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