Romanticismo dalla periferia per giovani teppisti – Motel 20099

Luciana Manco Album, Recensioni Lascia un commento

Quello che dovrebbe essere normalità per poter essere migliori. Quella dose di coraggio, di estro, di rabbia che possono guarire, salvare. L’unione pura di menti giovani tutt’altro che pure. Sporcate dal mondo. Eppure pulsanti, vive, ingombranti. Rock acuminato, ironia pungente, follia, eccitazione, talento. Questo sono i Motel 20099 e questo loro lavoro, prodotto da Matteo Cantaluppi e che in trentasei minuti ci racconta la quotidianità di un’intera vita. Dieci brani che dimostrano quanto sia importante credere anche quando la “civiltà” schiaccia di lussi primitivi. L’album si apre con Sdraiato con sigaretta, il singolo, con il fantastico video diretto da Simone Scafidi, che fa riferimento alla prima storica apparizione televisiva dei Joy Division con Shadowplay, presentati da Tony Wilson. Seguono gli altri brani in un concatenarsi di interessi crescenti, con testi accattivanti per originalità e trasparenza. La voce da adolescente asociale un po’ grunge decisamente affascinante graffia su Rispetto, si muove sicura sul simil blues di Clochard, si filtra densa nella dolcezza di Sesto San Giovanni. Poi ancora la frenesia rock punk di Città e Metropoli, spregiudicata, e la bellissima Alternative, già preceduta dal video virale online, nel quale si gioca coi sistemi di diffusione musicale, e ancora la ballata Rimango solo, un percorso di vita in cui riconoscersi.
Gli ultimi tre brani passano come un soffio. Non mi interessa è il brano che personalmente preferisco, amo il disinteresse, il cinismo, la strafottente voglia di vivere. Sobborghi e i passi veloci, la realtà frustrante eppure raggirabile. Infine Da qui. Grande conclusione. Per un disco che regala immagini, episodi, credibili come vedere un film, o come guardarsi intorno, come hanno fatto loro, nel viaggio verso Parigi, nel quale si sono alleati, mentre il treno li staccava dal loro piccolo mondo.