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Attento a me stesso – Alessandro Fiori

fiori-attentoamestessoFamoso nella scena indipendente per essere il cantante dei funambolici Mariposa, conosciuto anche per i progetti paralleli che hanno il nome di Amore (con, tra gli altri, Guglielmo Ridolfo Gagliano), Betti Bersantini (Marco Parente) e Assodifiori (Alessandro “Asso” Stefana), il cantante e musicista toscano Alessandro Fiori intraprende la strada solista.
Fin dall’inizio dell’ascolto, Attento a me stesso si mostra un disco straniante, che fa perdere completamente ogni riferimento all’ascoltatore. Fiori impone l’impossibilità di tracciare parallelismi e paragoni: c’è chi si sforza cercando il nome di Jannacci, chi quello di Dalla, chi trova riferimenti addirittura in numerosi pittori dato che anche le arti figurative sono passione di Fiori. Queste non sono considerazioni del tutto sbagliate, ma è impossibile, e a mio parere, trovare similitudini per un lavoro così complesso e sicuro come questo esordio solista.
La caratteristica principale del disco è il clima onirico, confuso in un minimalismo musicale insolito per le orecchie di questo 2010 italiano, insieme ai testi ricercati, poetici ed al contempo bislacchi. C’è la fantasia in Alessandro Fiori, libera da ogni schema musicale e da ogni vincolo precostituito.
Dopo un avvio un po’ ingolfato (Idrocarburi e Catino Blu) il disco si snoda con maggiore leggerezza trovando il suo apice in brani come La vasca, 2 cowboy per un parcheggio e la splendida Fuori Piove. Visionario e poetico, Alessandro Fiori trova nuovi spazi per sorprendere, con molta cura e dedizione anche  nei più fantasiosi ed ironici testi. Le insolite e non sempre immediate scelte musicali sono indiscutibilmente ricercate e limate con pazienza certosina, come nella delicatissima Senza le dita e nella ombrosa Labbre fredde, nella quale la chitarra di Asso Stefana si svela con il suo calore. Chiude il disco una canzone dal tono e dalla melodia infantile, Trenino a cherosene, con la sua deliziosa cantilena da ninnananna.
Sicuramente Attento a me stesso è una parentesi magnifica nella carriera di Alessandro Fiori, che permette all’autore di mostrarsi al pubblico in modo più completo e lontano dalle paranoie del successo e del “voler arrivare”. Attento a me stesso sembra quasi uno sfizio che l’artista toscano ha voluto concedersi, un gioco al quale in più dovrebbero giocare ma nel quale pochi possono riuscire. Non si può pretendere che a tutti piaccia, ma quando nella musica si trova la vera passione di chi l’ha creata il risultato è sempre e comunque esaltante. In Attento a me stesso si piange e si ride all’insegna dello stupore. In un mondo musicale sempre più standardizzato, questo è un dono prezioso.

Credits

Label: Urtovox – 2010

Line-up: Alessandro Fiori (voce, pianoforte, violino) – Alessandro “Asso” Stefana (chitarre, basso) – Marco Parente (batteria) – Zeno De Rossi (batteria) – Danilo Gallo (contrabbasso) – Enrico Gabrielli (fiati, vibrafono)

Tracklist:

  1. Idrocarburi
  2. Catino Blu
  3. Fiaba contemporanea
  4. Lungomare
  5. La vasca
  6. Fuori piove
  7. 2 cowboy per un parcheggio
  8. Senza le dita
  9. Labbra fredde
  10. Lucyferwash
  11. Trenino a cherosene

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