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Immagini di repertorio – La Mela e Newton

lamelaAppena mi è arrivato il cd l’ho girato e rigirato tra le dita, come sempre faccio, godendo prima della materialità e poi dell’anima. Ha gli angoli arrotondati, un’immagine sfocata in copertina, il primo piano di Claudia Stella, che canta, dietro ad un microfono, e facendo più attenzione riconosco i visi di Alessandro Gnudi, bassista, e Riccardo Di Pietro, chitarrista. Poi, all’angolo, una mela stilizzata che sorregge il titolo: Immagini di repertorio. Tutto è molto caldo, fino all’immagine sul cd: una bambina che ruba la luna, con una scala, e una chitarra, giù, che aspetta. Infilo l’album. Sento. E penso: significa questo, l’immagine, il gancio sulla luna, la scala. Rappresenta l’impossibile che non limita, che a volte, per assurdo, rassicura. Perché se esiste vale la pena tentare qualsiasi cosa. Tredici brani che si sciolgono nella voce cocente di Claudia, sensuale eppure materna. Matura, voce di donna, di donna che ha da raccontare tanto, che ha mandato giù tanto. Che scrive parole per non far morire altre parole. Per dare un viso al silenzio. L’album si apre con Chiaroscuro. Si insinua l’amore nella mia testa, quell’amore non mio ma che rispecchia il mio. Le parole sono scelte bene perché si sono scelte tra di loro. Segue Non è, ed uno dopo l’altro i brani a rendere autunno intorno, a costruire piccoli scenari di malinconia e delicatezza. L’album dilata il tempo, come una giornata lunghissima di ricordi. Un lavoro che vanta la produzione artistica di Amerigo Verardi. Beh, è indubbio il fatto che lui ne abbia riconosciuto la sincerità, la purezza, la qualità. Bellissima anche Turbare l’universo, con il raffinato testo tratto da The love song of J. Alfred Prufrock di T. S. Eliot, ma personalmente trovo ne La corda un momento alto, emozionante. In generale è palese la cura, la ricerca della autenticità come unica virtù.
Non ci sono istruzioni, per ascoltare questo album, ma sarebbe bello sentirlo, scoprirne la semplicità, scoprire che il cantautorato è ancora al massimo della sue potenzialità. Che esiste ancora la voglia di raccontarsi senza urlare. La voglia, semplicemente, di esserci. Con eleganza.

Credits

Label: Autoprodotto – 2010

Line-up: Riccardo Di Pietro (chitarre) – Alessandro Gnudi (basso) – Claudia Stella (voce, chitarra acustica)

Tracklist:

  1. Chiaroscuro
  2. Non è
  3. Il salto
  4. Cassiopea
  5. Trapezisti
  6. Il volo
  7. La corda
  8. L’incontro
  9. Il viaggio
  10. Distanze
  11. Il ritorno
  12. Turbare l’Universo
  13. A casa

Links:Sito Ufficiale,MySpace

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