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s/t – Vov

Omonimo il terzo Ep dei Vov, cinque brani immersi in un’atmosfera testuale surreale dall’indubbio fascino.
Si parte con Marta è morta su Marte, incipit di respiro che ricorda gli ultimi U2, poi subito rapida inversione di marcia a tessere con iterazioni e allitterazioni un pezzo minimale, ma ben curato in arrangiamenti e cantato.
Pieni di niente è intenso e delicato, qui la voce cristallina di Marta Mattalia ordisce onirici disegni vocali in parallelo alle suggestive atmosfere create dal violino del polistrumentista Davide Arneodo e alla musica tutta. Vicino alla temperie dei Marlene Kuntz, rappresentati in questo lavoro, oltre che da Davide, da Luca Bergia alla batteria, questo brano mantiene però un’assoluta  originalità. Splendido e fortemente evocativo il testo, bella ed espressiva la voce di Marta che denuncia qui, in modo particolare, la passata esperienza teatrale. Mattini Notturni titolo ossimorico per un terzo brano personale ed incisivo. Essere umano e Il piccolo fratello concludono questo lavoro. Chiudono sussurri di musica come “la condensa dei nostri respiri”.
Semplicità e ricercatezza per Vov. Ottimo lavoro.

Credits

Label: Autoprodotto – 2010

Line-up: Marta Mattalia (voice) – Davide Arneodo – (Guitars, keyboards, violin, mandobird, backing vocals) – Riccardo Parravicini (bass) – Luca Bergia ( drums)

Tracklist:

  1. Marta è morta su Marte
  2. Pieni di niente
  3. Mattini notturni
  4. Essere umano
  5. Il piccolo fratello

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