Il leggendario fanciullo che ripescava dal fondo del mare tesori stavolta ha portato a riva deliziose armonie per allietare le nostre orecchie e le nostre giornate pre-estive, quando le spiagge sono ancora quiete e deserte. Lorenzo Urciullo (anche Albanopower e Santiago) ci presenta Colapesce, il suo progetto solista, con il mini-lp digitale ed omonimo. Il nome lo prende in prestito da un mito siciliano che racconta le gesta di un ragazzo noto per le sue abilità in acqua che riportava a galla ori persi nell’abisso, finché un giorno non riemerse e nessuno seppe più nulla di lui, se sia rimasto giù per sorreggere l’isola o tra le braccia di un’ammaliante sirena; la scelta di riferirsi a questa fiaba è nata proprio per evidenziare ed omaggiare le sue origini natali. Sono sei le tracce, delicate canzoni che si rifanno al cantautorato italiano più intimista come dimostra la scelta della cover Niente più di Leo Ferré, qui arricchita con synth riecheggianti gli anni ’60. L’album inizia con un suono soffuso che sembra uscito da un vecchio grammofono per evidenziare da subito il rimando ad ere passate, gaudiose ed indimenticate, e introduce la malinconica ballata Amore Sordo. Fiori di lana è una piccola perla, fresca e nostalgica, con un arpeggio di chitarra acustica a pizzicare le corde gentili dell’anima e con un testo particolarmente suggestivo nella sua semplicità, che fa viaggiare tra luoghi riservati e paesaggi bucolici; La guerra fredda fa ripensare al Battisti meno leggero, quello di Anima Latina in aria più progressive. L’album si conclude con l’acustica Sera senza fine ad immortalare in poche righe un momento lieto e pacifico che si materializza in pieno davanti ai nostri occhi, come se fossimo spettatori presenti ed incantati dall’alchimia che viene qui descritta. La voce lieve e mai invasiva di Urciullo calza ad hoc per accompagnarci nel suo racconto che sembra essere così riservato ed interiore. Con questo breve album, Colapesce riesce a distinguersi ed è di certo da annoverare tra le uscite recenti più interessanti del cantautorato italiano. Non ci si poteva aspettare di meglio da una prima prova, ci resta soltanto da annotare il nome dell’autore ed aspettare l’album che la seguirà probabilmente tra non molto. Un disco da assaporare a fondo in ogni suo istante, magari in solitaria o assorti in pieno silenzio, “con i piedi freddi nascosti dalla sabbia” accompagnati soltanto dal delicato suono del mare che Colapesce amava così tanto.
Credits
Label: 42 records – 2010
Line-up: Lorenzo Urciullo
Tracklist:
- Amore Sordo
- Fiori di lana
- La guerra fredda
- Niente di più
- Resistere etc.
- Sera senza fine
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