Le lande desolate di una montagna sperduta, i suoni che il vento riproduce cupi incontrandosi nella notte con l’unica forma vivente che le popola, la flora, e d’un tratto quelli che sembrano passi piombano nell’incontaminato dando l’unico segno umano che si possa percepire. Così inizia il nuovo lavoro di The child of a creek, regalandoci un altro onirico viaggio in quelli che ci appaiono paesaggi fotografati da qualche inviolata terra del nord, tracciando così una linea di connessione con i suoi lavori passati. Toscano, giunto al suo quarto album, Lorenzo Bracaloni sperimenta sonorità elettroniche miste ad acustiche che riescono a fondersi ricreando lo spazio talvolta cavernoso, altre volte esteso, che la natura ha impresso nella sua memoria. In Under the Emerald Sun la sua voce accompagna il suono del sintetizzatore e quello della chitarra, per una traccia che ha il sapore del post-rock più claustrofobico, mentre in The Voyager è come se ci si svegliasse in un bagno di sole tiepido e gentile, traccia più acustica in cui la presenza umana si fa doppia con un tono delicato di voce in sottofondo. Quasi fosse cantata da un freddo spirito è la nenia di Black Rainbow caratterizzata dal loop dell’organo, dove trovano spazio sognanti arpeggi e flauti, presenti comunque in tutto l’album; tra i brani-fulcro del lavoro in quanto perfetta amalgama delle sonorità che lo compongono. Le percussioni si sentono invece imponenti in Shivers e si alternano al pizzicare delle corde metalliche di quello che appare uno zither. Scandita da una ciclica melodia è Waiting for the Spring to Come, con un ritmo ossessivo e dilatato quasi a voler simulare la ripetitività che segna il tempo dell’attesa. Disco interamente creato e prodotto dall’autore, così come i precedenti, in cui la componente folk lascia il passo all’utilizzo di strumenti elettronici che diventano predominanti. The child of a creek ci fa assaporare fedelmente il selvaggio in mondi astratti e chimerici, raccontando un altro pezzo del suo iter solitario di cui piacevolmente rimaniamo spettatori rapiti e trasognanti.
Credits
Label: A Beard of Snails Records – 2011
Line-up: The Child of a Creek
Tracklist:
- Echoes in the sunrise
- Wilderness
- Under the Emeral Sun
- The Voyager
- Hands against the Sky
- Black Rainbow
- Shivers
- Waiting for the Spring to Come
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