Nonostante questo sia il secondo album di Francesca Lago il suo nome non è certo una scoperta recente nel cantautorato italiano. Vanta una carriera che parte nel 1994, data d’esordio con il primo disco Mosca Bianca, per poi riapparire nel 2009 con l’ep The Unicorn. Ora possiamo riascoltarla con Siberian Dream Map e di certo i rimandi nordici son presenti non solo nel titolo, ma innanzitutto nella modulazione vocale, che spazia da momenti più gravi e cupi ad altri più lievi e soffusi, riportando alla mente freddi paesaggi nebbiosi. Rispetto al precedente lp, non di poco conto è il cambio linguistico, inversione di rotta già presente in The Unicorn, in quanto Francesca ha optato per l’inglese, probabilmente per marcare ancor più l’idea di uscire fuori dai confini nostrani per dirigersi verso altre lande. Ciò che permane forte in questo disco è un indiscutibile richiamo al cantautorato rock femminile degli anni ’90, scuola che vede tra le sue icone più celebri Pj Harvey. Un lungo assolo di chitarra ci introduce alla traccia a tratti diafana On my way back from the moon per poi passare a Leech, irrequieta, scattante e che sembra odorare di contaminazione celtiche. Do You Know Where To Go è intensamente gotica grazie anche al violoncello quasi sepolcrale che accompagna l’intera litania ed introduce To The Wild dove invece le chitarre elettriche sono predominanti per riprodurre quell’effetto nineties così persistente in tutto il disco. Still before the spell è l’episodio probabilmente più in sapore pop che allontana da atmosfere oscure facendo respirare un boccata d’aria fresca e solare; mentre Bad Dream ha un sound incalzante e termina con una piccola coda di violoncello per riportarci in linea con il clima dell’album. Treasurer the 5th ha un’intro cadenzata dalla voce regolata da profonde pause e un crescendo durante la durata del brano che sfocia in sonorità noise. And in the evening va a chiudere in modo disteso e intenso.
Siberian Dream Map è un lavoro discreto, pulito che ci permette di salutare il ritorno di un nome femminile del rock nostrano, capace di portare, con la sua vocalità d’oltreconfine, ventate vintage che piacevolmente respiriamo ancora.
Credits
Label: On the camper records – 2011
Line-up: Francesca Lago (guitar & voice) – Zeno Gabaglio (Cello) – Francesco Miccolis (drums). Registrato al Jacuzi Studio, Milano. Prodotto da Max Lotti e Francesca Lago. Mixato da Jeff Knowler, Flat 4 Studios, Londra. Masterizzato da Nick Watson, Fluid Mastering, Londra. Pubblicato da On the Camper Records (OR 019)
Tracklist:
- On my way back from the moon
- Leech
- Slapstik
- Do you know where to go
- To the wild
- Still before the spell
- Bad dream
- Raised by the aliens
- Treasurer the 5th
- Bring the noise
- Hey hey sentry
- And in the evening
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