Carne carne carne carne – Piet Mondrian

Enrica Errico EP/Self Released, Recensioni Lascia un commento

I Piet Mondrian sono una band nata nei dintorni di Firenze pronta a sfornare un nuovo album a settembre, dopo solo un anno dall’uscita del primo Misantropicana. Primo assaggio del prossimo Purgatorio è questo Ep intitolato Carne carne carne carne, contenente quattro brani tra cui Accidia che sarà presente anche nella nuova uscita. Il nome è un tributo al minimalismo d’avanguardia del pittore omonimo olandese e probabilmente lo scopo principale è quello di seguire nella musica lo stesso percorso innovativo che fu del loro ispiratore. Questo Ep, però, è caratterizzato da una devozione totale all’elettronica ammiccando a suoni già sperimentati da formazioni storiche e qui modulati ad hoc.
La traccia apripista Carne carne carne carne ha una base che sembra essere presa in prestito da quelle meccaniche dei Kraftwerk. Accidia ha una potente intro che fa tornare alla mente gli amati Bluvertigo, con cantato monocorde su melodie elettro, per poi però cambiare totalmente direzione ed inserirci un urlato rockeggiante che va a troncare quello che poteva essere il migliore dei quattro brani. Il tributo principe ai Baustelle si ha con Bella scoperta, appena iniziata si può cadere nel tranello che Bianconi abbia rubato il microfono del gruppo fino al momento di una chitarra garage con riff alla White Stripes. Ma similitudini con la band dei cugini maggiori toscani saltano all’orecchio anche nella traccia di chiusura Vortici di luce e nei temi che furono del Sussidiario, di quella gioventù inquieta qui fortemente meno edulcorata e pop; sorpresa però a termine della traccia: anche un tributo ad un Amedeo Minghi d’annata.
Curiosi di assistere alla trattazione del futuro concept-album sui vizi capitali, ascoltiamo intanto queste tracce condite da un notevole citazionismo di base fiduciosi che il lavoro autunnale ci regali qualche emozioni in più.