Alzano il tiro: i giovani veronesi Antenna Trash puntano in alto con piccoli e costanti passi. Un nuovo ep di soli quattro pezzi a confondere le idee e rinvigorire le attese per un album vero e proprio.
DED comes for DED suona in modo molto differente rispetto al precedente Dry, Wet, Paper, Plastic, Alluminium. Lasciando alle spalle il dance-floor, gli Antenna Trash giocano pesante sperimentando ed incupendosi quanto basta per acquisire un certo fascino che ancora mancava. Se prima erano dei giovincelli promettenti che sapevano far ballare, ora scoprono le vie per far emozionare.
Fill every corner è rabbiosa, quasi cruenta nel suo electro dallo spirito tribale; Nuclear sand colpisce con un canto robotico ed una ossessionante batteria che sembra inseguirti ed obbligarti il respiro al suo ritmo. Magnets si muove con un canto etereo in una prova di grande stile su un tappeto sonoro liquido e senza peso, mentre la conclusiva Law riprende parzialmente quel funk elettrizzato che ci aveva stupito nel precedente ep.
Gli ingredienti si sono rinnovati ma gli Antenna Trash continuano ad essere riconoscibili con le loro particolarità e la loro sfrontatezza. DED comes for DED è sicuramente un passo avanti: ce ne vorranno altri per affermarsi, ma sarà un piacere seguirli in questa strada.
Credits
Label: autoprodotto – 2011
Line-up: Sebastiano Meneghini (voce, chitarra, percussioni) – Alessandro Monaco (voce e sintetizzatori) – Marco Menegazzi (voce e basso) – Alberto Casagrande (batteria)
Tracklist:
- Fill every corner
- Nuclear sand
- Magnets
- Law
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