I Cyborgs sono la prova vivente che ci sarà una qualche forma di vita dopo il 21 Dicembre 2012, data indicata dalla profezia dei Maya come la presunta fine del mondo. I due si presentano come “0” ed “1”, hanno corpo d’uomo e volto coperto da una maschera da saldatore. Se siano umani o androidi dotati di siffatte sembianze non è dato di saperlo. L’unica certezza è che, dall’anno 2110, sono tornati indietro nel tempo (forse con una delorian costruita da un pazzoide Doc del futuro) allo scopo di raccogliere informazioni sul blues da trasmettere agli abitanti del pianeta da cui provengono. Un pianeta anch’esso ignoto, dove non vi è traccia di musica e si è completamente all’oscuro sui nomi che hanno fatto la storia dei diversi generi. L’insolito duo vede “0” suonare la chitarra elettrica e cantare con un microfono incastrato nella maschera, ed “1” destreggiarsi tra batteria e basso (prodotto mediante tastiera) ed altri strumenti a percussione, come washboard e tamburelli o arnesi occasionali. Volendo etichettare la loro musica, possiamo parlare di “electrofunkblues”, così come viene definita dagli stessi protagonisti. Un sound che fonde assieme la tradizione del passato (il blues) alle sperimentazioni della musica elettronica. Il fruscio caratteristico di una saldatura in corso d’opera e un countdown iniziale introducono Cyborgs Boogie, che ricorda nei riff di chitarra elettrica e nell’energia delle percussioni Roadhouse Blues dei Doors. Dancy sembra, invece, uno di quei pezzi di rock’n’roll acrobatico, soprattutto nel minuto abbondante di batteria, chitarra elettrica e clapping. Bag Time, a differenza delle altre tracce che compongono il disco, si affida al solo piano per rievocare le pellicole mute ma anche l’atmosfera di quei locali in stile saloon di film Western. La voce di Cyborg-0 è ruvida, sospirata, a tratti modellata con effetti elettronici per dare l’idea della provenienza da una realtà cibernetica (come in Human Face) ed assume una connotazione quasi demoniaca in No! No! No!, dove il suono diventa più cupo e pesante.
La musica dei Cyborgs è istintiva, grintosa ed incalzante nelle sciabolate di chitarra e nei dirompenti rintocchi di batteria. E’ musica di qualità che trova il suo punto di forza nella bravura dei due artisti, ma soprattutto nel mistero che ruota attorno a queste strane figure. Stay tuned! Siamo certi che i Cyborgs sapranno regalarci altri emozionanti incontri ravvicinati del terzo tipo.
Credits
Label: INRI – 2011
Line-up: Cyborg – 0 (voce, chitarra elettrica) Cyborg – 1 (tastiera, piano, batteria, percussioni)
Tracklist:
- Cyborgs Boogie
- 20th Floor
- 2110
- Human Face
- Highway Man
- Prelude
- No! No! No!
- I’m Tired
- Dancy
- Bag Time
- Human Face Remix
- Cyborgs Boogie Reprise
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