Affonda pesante la chitarra in Human Genome Project, una spirale greve guidata da una voce elegantemente cavernosa. Obake, progetto che nasce dall’incontro di Mssimo Pupillo (Zu) e Eraldo Bernocchi: un groviglio elettronico industrial dalle tinte grigio cupo. Voci che echeggiano a nenie, sanno di lontano ed antico Giappone. Chitarre ipnotiche come in The end of it all nutrono suoni ancestrali, evocativi, che annunciano una trasformazione, un’evoluzione. “O- bake'”è l’equivalente di “bakemono” che significa in giapponese “ciò che si trasforma”. Difatti gli Obake sono dei fantasmi nella tradizione popolare giapponese. E’ nel tunnel della dualità che veniamo rapiti: ritmi cadenzati, pause e riprese, corse di suoni, come in Széchenyi. Letter to ghosts ci fa realizzare di essere in mezzo al nulla di conosciuto, in un tutto che non afferriamo. Un nulla tutto che aspira al nirvana blandendo colpi su un muro di suono che sembra evaporare. Alienazione e paesaggi siberiani sono evocati in Endocrinal pineal gland. Poi ci si impenna in pigli grindcore e si percorrono strade plumbee del doom dove il basso ribolle, volutamente sporco.
Un album nudo e crudo, intelligente nella ricerca di sonorità e nozioni dal mondo del sole nascente.
Credits
Label: RareNoiseRecords – 2011
Line-up: Eraldo Bernocchi (guitars, electronics) – Massimo Pupillo (bass, electronics) – Balazs Pandi (drums, electronics) – Lorenzo Esposito Fornasari (vocals, electronics)
Tracklist:
- Human Genome Project
- Dog Star Ritual
- The End Of It All
- Szchéchenyi
- Letter To Ghosts
- Ponerology
- The Omega Point
- Destruction Of The Tower
- Endocrinal Pineal Gland
- Grandmother Spider
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