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Supernova Samba Funk – Banda Black Rio

Che strana coincidenza… in questi giorni la mia mente fa giri strani, si volge spesso indietro con una nostalgia a volte tenera ma più spesso struggente. E guarda un po’ cosa mi arriva? Un disco che riporta a galla un’antica passione, ricordo di un’estate e di tanti sogni… Supernova Samba Funk dei brasiliani Banda Black Rio. Sono stata un’appassionata lettrice dei romanzi di Amado che hanno nutrito a lungo il desiderio di andarci davvero un giorno a Salvador de Bahia per incontrare Teresa Batista, Donna Flor o Gabriella. Sarà per questo che mi sono messa all’ascolto di questo disco sorridendo, immaginando in qualche modo cosa avrei potuto trovarci. E le mie aspettative non sono state affatto deluse, anzi!
I Banda Black Rio nascono negli anni settanta grazie alla passione del sassofonista brasiliano Oberdan Magalhães, tra i primi a unire, soul, samba e funk. Il gruppo si scioglie nel 1984 alla morte del suo fondatore e torna in vita oggi grazie al figlio di Magalhães, William, che spinge ancora più avanti il già avanguardistico stile del gruppo brasiliano mescolando la più classica sonorità brasiliana al pop e al rap in una risultanza di colori, sapori e paesaggi formidabile. Il disco vive in un equilibrio straordinario tra una prima parte più sperimentale con brani come It’s the time dove già il testo in inglese è di per sè una novità, domina una musicalità a metà tra il pop (e quindi una melodia anche facilmente assimilabile) e il soul, soprattutto nei pezzi strumentali dove il colore brasiliano si insinua dolcemente. La vera sorpresa viene quando ti trovi ad ascoltare Black to the project con la partecipazione del rapper Flame Killer. Rap allo stato puro. Metà in inglese e metà in portoghese. Molto interessante. La seconda parte del disco è invece più classica, anche per la presenza di alcune vere e proprie “star” della musica brasiliana. Elza Soares impreziosisce Isabela con la sua voce graffiante, black su un ritmo samba divertente e vivace. Questa canzone potrebbe essere la colonna sonora perfetta per Donna Flor, l’eroina di Amado che amava cucinare e fare l’ amore con il fantasma del marito. Magia, solarità, gioia di vivere. E invece ascoltando le note nostalgiche, cariche di sensualità e corporeità di Irere mi sembra di vedere Teresa Batista che aspetta il suo Januario al porto, sperando in un ritorno impossibile ma sperando, nonostante tutto. Sarà la voce di Gilberto Gil ma questa canzone vale da sola l’intero disco. Credo di averla ascoltata un milione di volte… Ha tutta la poesia del sud del mondo. Il disco si chiude con un’altra presenza importante, Caetano Veloso, un altro portatore sano di nostalgia con la sua voce naturalmente struggente che canta Aos pes Dos Redentor.
Questo album mi sembra non solo una bella produzione musicale ma anche un progetto culturale. C’è il passato e il presente della cultura brasiliana che è passata di generazione in generazione, in questo caso direi, di padre in figlio.

Credits

Label: Far out – 2011

Line-up: Banda Black Rio

Tracklist:

  1. Super Nova Samba Funk
  2. Louis Lane (Ft. Seu Jorge & Mano Brown)
  3. America Do Sul
  4. Quem Vem La (Ft. Marcio Local)
  5. Samba nova
  6. Som Preto
  7. Deixa Estar (Ft. Aleh)
  8. Nossa Jornada
  9. It’s the time
  10. Back To The Project (Ft. Flame Killer & GOD Pt3)
  11. Paname (Ft. Pyroman)
  12. Isabela (Ft. Elza Soares & Cesar Camargo Mariano
  13. Lindos Olhos (Ft. Seu Jorge & Don Pixote
  14. Final Feliz (Ft. Flame Killer & GOD Pt3)
  15. Irere (Ft. Gilberto Gil)
  16. Aos per do Redentor (Ft. Caetano Veloso)

Links:Sito Ufficiale

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