Doria 83
Vomero NA)
programmazione di dicembre
Mi verebbe da invitare al Doria 83 con una vena polemica pungente, forse acuita dallo sforzo che qualche volta in prima persona ho compiuto anch’io per organizzare, promuovere, sostenere… un concerto.
Mi verrebbe da elencare le mille domande che ho in mente. Ma so che non troverei risposte.
Mi verrebbe da infilare un bella lista di sillogismi che rispetterebbero la coerenza dell’impostazione, ma l’aderenza alla realtà sarebbe sconfessata da quel sistema caotico che è il pubblico.
Che gusti ha? Dove va? Da cosa è spinto? Dalla musica? Dal locale alla moda che si è imposto per un esoterico motivo?
No, no. Non va.
Non ci appartiene stare troppo a meditare. Noi agiamo. Ci innamoriamo di certi progetti. Noi. Noi come sito, che in questo caso sosteniamo il Doria. Noi come insieme di poche persone spinte dalla passione. E nel nome di questa andiamo avanti, scontrandoci, spesso, contro grossi muri.
Noi. Dentro questo bel plurale ci metto Michele De Finis, che cura la programmazione del Doria 83, quel locale nel cuore del Vomero (Napoli). Lui fa. Agisce. Propone. Musica buona. Di qualità. Che parola!
Ci riempiamo tanto la bocca di aggregazione, scambio… e allora? Allora a certe serate sarebbe piacevole e costruttivo esserci.
Questo dicembre, per esempio. Cominciato con il Collettivo Angelo Mai, Insula Dulcamera e i Noam di un certo Tommaso Cerasuolo (Perturbazione). Un dicembre che continuerà con Dasauge, Amerigo Verardi & Doncas, Dell’Era e D’Erasmo (Afterhours), tanto per dire.
Questo è un invito. Sfacciato. Fossi in voi, ci sarei. Perchè poi non verrà meno ogni motivo per lamentarsi. Per una volta vorrei che fosse il pubblico a farsi qualche domanda, sulla fatica e sull’entusiasmo di chi “si sbatte” (per citare Tomi dei Perturbazione). Per una volta vorrei che fosse il pubblico a fare la differenza e non solo chi propone delle serate piene di emozioni.
Vi aspettiamo al Doria 83. Non solo a dicembre, sia chiaro. Perchè andiamo avanti. Noi.
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