A tre anni di distanza dall’ultimo disco, tornano i bresciani Don Turbolento con la loro macchina elettronica Attack! Batteria e sintetizzatori incidono la trama di uno spettro sonoro sapientemente creato. What I CAN bolle e ribolle di guizzi sintetici, una base su cui si stende una metallica voce. La titletrak è un serrato incubo di esplosioni in crescendo: dal 1970 i Kraftwerk insegnano e lasciano terreno fertile per le sperimentazioni elettropop new wave. Evil Heaven si placa in una liturgia siderale che ci porta fino alle sonorità dei Daft Punk. In Desert Line troviamo la collaborazione di Collini degli Offlaga Disco Pax: ecco allora che la lingua italiana impreziosisce l’atmosfera, come se fosse una voce che, da qualche parte dello spazio infinito, ci stesse richiamando a casa. Ci perdiamo nel caos, infine, con Mean It, caos di mine attivate, pulsanti dell’elaboratore che non rispondono più, il programmatore è in tilt, overdose di input. Sta a voi gestire gli output.
Credits
Label: Autoprodotto – 2011
Line-up: Giovanni Battagliola – Dario Bertolotti
Tracklist:
- What I Can
- Attack!
- Tanzen Dusseldorf
- Evil Heaven
- Don’t Talk
- SMS In A Bottle
- Don T
- This Time
- Desert Line
- Mean It