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Il Cimitero Dei Semplici – RHUmornero

Il fattore RHUmornero è l’antigene che scorre nel sangue dei quattro musicisti della band toscana, formatasi nel 2005 e giunta al suo secondo lavoro Il Cimitero Dei Semplici. Una linfa di colore scuro da iniettare nei vasi sanguigni degli amanti del rock, pop e metal. Un pessimismo alla Leopardi che racconta di un presente sterile di valori e di un futuro diverso da come ciascuno di noi lo aveva immaginato. Il presente dei disillusi, sporcato dal marciume dell’uomo sempre più affamato di potere. Overture ci apre le porte del cimitero dei semplici, dandoci un assaggio di quello che troveremo nel resto del disco. L’intro del brano potrebbe far pensare ad un album tutt’altro che dark, poiché caratterizzato dal suono dolce e quasi speranzoso delle tastiere. Ma trascorsi questi quaranta secondi, ecco rivelare la sua vera natura con un’esplosione di chitarre effettate ed energici colpi di cassa. “La verità/ siamo soltanto una massa di morti/ che cercano di essere vivi/ tra mille prigioni e possibilità. La verità/ siamo soltanto una forma moderna di schiavi legata al lavoro/ e devota al denaro e alle forme di sterilità”: sono i versi della martellante Schiavi Moderni, un pezzo rock dal ritmo serrato e potenti riff di chitarra. La chitarra torna ruvida alternandosi alle linee di basso ne La Condanna, mentre con L’Incanto abbandoniamo il mood più aggressivo per un’atmosfera caratterizzata da chitarre più mansuete, tastiere e un cantato sospirato e malinconico. Influenze afterhoursiane giungono alla mente ascoltando La Papessa, mentre la title-track appare come una confidenza intima del suo autore De Toni, che chiude le porte di questo luogo silenzioso e tetro con un lungo assolo di chitarra e batteria.
Il Cimitero Dei Semplici è un lavoro più che discreto che scorre senza annoiare attraverso i suoi undici brani, e per apprezzarlo appieno sono necessari diversi ascolti. Una piacevole prova che fa sperare in un percorso di continua crescita per questo quartetto nostrano.

Credits

Label: Autoprodotto – 2011

Line-up: Carlo De Toni (voce, chitarre, keyboards) – Antonio Inserillo (basso, cori) – Ettore Carloni (chitarre) – Luca Guidi (batteria, keyboards)

Tracklist:

  1. Overture
  2. Ho Perso La Direzione
  3. Schiavi Moderni
  4. La Condanna
  5. Vita Da Cani
  6. L’Incanto
  7. Sangue Del Tuo Sangue
  8. Luca Dice Che Si Ammazzerà
  9. I Giorni Del Delirio
  10. La Papessa
  11. Il Cimitero Dei Semplici

Links:Sito Ufficiale,Facebook

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