Gli energumeni di Livorno pubblicano il loro quinto album: The worst of Saturday nigh – Musica per energumeni del sabato sera, per l’appunto. Un congegno elaborato e veloce, assemblato nella propria città. L’attenzione dell’ascoltare è immediatamente colta, l’orecchio è bombardato da un suono pieno, il mix è saggiamento scelto. In Calibriù scroscia una pioggia noise addolcita dalla voce femminile, e fluttuanti strumenti che si infiltrano appaiono come barlumi, nel cielo esultante di uno psichedelico trambusto. Isteria rumorista soppesata e talvolta distorta, percussioni elettriche in Beet Oven, che risulta un gran coro di voci soliste. E’ chiara l’intenzione di amalgamare generi e produrre l’effetto di nervi schizzati come biglie in centrifuga in una stanza claustrofobica. Induce a derive ipnotiche Lulì tra ritmo serrato e onde sintetizzate, specchi iridescenti e pulsanti. Il rouge, invece, sospinge verso un ebetismo annichilente: una trance siero di lungo coma. Poi ci si risveglia, annebbiati dai sollecitati fumi celebrali, in una folk noise di Irish. Sorprende e si gusta la commistione serica acidificata che da dipendenza d’ascolto, mentre si cerca la via nei meandri di un tunnel sonoro senza direzioni. Si incontrano melodie orientaleggianti, sintetiche e divertite in Mazz Power, così come in Yuri, si assaggiano i crescendi di corposità sonora in Tito, tra chitarre cupe ed onde malinconiche che spazzano via, altrove.
Visione analogica di una materia dalle molte contaminazioni, cercate, afferrate, spezzettate, fatte esplodere in album che sa far viaggiare: la propulsione non può essere elusa.
Credits
Label: Black Candy – 2012
Line-up: Appaloosa
Tracklist:
- Tekno Paste
- Calibrù
- Beet Oven
- Straight To Monsel
- Luli
- Il Rouge
- Irish
- Mazzpower
- Ciompo Power vs Nellano
- Tito
- Rehte
- Western
- Yuri
- Tekno Paste Buone
- Pellestate
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