Tutte le canzoni – Il triangolo

Vladimiro Vacca Album, Recensioni Lascia un commento

Sapore di sessanta. Sapore di spensierata estate. Sapore di rinascita per la nostra vecchia Prima Repubblica post-bellica. Sull’affacciarsi di una delle più drammatiche estati dell’attuale repubblica italiana, dove la parola di moda è crisi, è veramente una grande sfida da parte de Il Triangolo proporre questo disco di debutto Tutte le canzoni. Forse il trio di Luino vuole ricordarci chi eravamo e da dove dobbiamo ripartire. La nostra italianità, la nostra semplicità melodica che aveva modellato il beat ed il progressive nell’esperienze dell’ Equipe 84 e delle Orme, che aveva risposto a Dylan con De Andrè ed che aveva contrapposto lo spaghetti western al cinema hollywodiano grazie anche alle magistrali cavalcate del maestro Ennio Morricone. Queste sono radici che non possono essere recise da chi vuol far musica in Italia, per forza da lì bisogna partire. Il Triangolo è un progetto che ha capito questa lezione del passato. Le canzoni ricordano tutto di quegli anni. I pezzi migliori sono Canzone per un soldato, Le forbici, Battisti e Nessuna pietà per quelli che odiano gli anni’60. Colpiscono le grandi virate di chitarra, l’intensità vocale (da testare dal vivo!) e la ritmica varia della batteria. L’intero disco si addice alla perfezione ad un viaggio in autostrada verso una futura vacanza in campeggio tra goliardie di un’allegra comitiva. Il triangolo piacerà come agli esordi colpirono Le vibrazioni, speriamo che non vengano risucchiati e poi vomitati indigesti dal grande serpente mainstream come è accaduto alla band milanese.