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Vecchio – Thegiornalisti

Nostalgia canaglia! Quella che ti prende quando guardi le foto, ingiallite dal tempo, della giovinezza dei propri genitori; quella per abiti e accessori vintage. Quella che ti prende quando guardi un film in bianco e nero o pensi al cinema drive-in degli anni ’50 americani. Nostalgia per tutto ciò che è vecchio e ritorna per conoscere gli anni zero, e si sente un po’ spaesato perché non ritrova la genuinità e la purezza del suo mondo. E allora? Allora “ce ne andiamo con la spider su, su e giù per la via Aurelia tra la campagna e il mare bl.” suggerisce la band romana Thegiornalisti nel brano che presta il titolo al loro secondo album. Parliamo di Vecchio, in uscita per questo rush finale di un Settembre dalle sfumature giallo-arancio. Nel complesso Vecchio è un disco che mette insieme un cantato grintoso, pungente e ironico, dolce e malinconico; un mood scanzonato come in Guido così e Bere; chitarre vintage graffianti, solida presenza della batteria e accurati giri di basso a dominare la scena. La partenza è col botto, con la rock’n’rolleggiante La tua pelle è una bottiglia che parla e se non parla vado fuori di me, un brano dal titolo assai lungo e che vede, nello stesso titolo, un ritornello da tormentone nonchè una frase d’amore alquanto inusuale. Ne Il tradimento colpisce, quasi a metà del pezzo, quell’atmosfera più intrigante caratterizzata da basso e chitarra, che sembrano muoversi di soppiatto tra le righe del pentagramma, batteria in punta di piedi e un tono di voce quasi sussurrato. Diamo tempo al tempo è la perla di questo lavoro, un brano la cui coda si ricongiunge all’intro. Difatti, ad una partenza strumentale in sordina che va via via in crescendo segue, al contrario, una chiusura che va via via attenuandosi. Il pezzo ha un ritmo più lento rispetto ai precedenti; è dolce e rassicurante grazie al piano e alle parole del testo, che giungono all’ascoltatore come un invito a non lasciarsi sopraffare dallo scorrere inesorabile del tempo e dall’ansia di arrivare tardi a vivere determinati momenti della propria vita. La traccia che chiude l’album si intitola Nato con te, quasi una ninnananna fatta di Fender Rhodes e Wurlitzer e un timbro vocale che ricorda da vicino il cantautore Dente.
Vecchio, secondo l’intento del gruppo, è un attaccamento alla vita, un modus operandi, una lista di pensieri positivi da seguire per creare la propria storia senza aspirare alle favole, godendosela tra alti e bassi fino all’ultimo istante. Vecchio è un disco di buona musica, godibile dal primo all’ultimo minuto. L’ “anno scolastico musicale”, per noi di Losthighways, inizia abbastanza bene per i Thegiornalisti.

Credits

Label: Boombica/Audioglobe – 2012

Line-up: Tommaso Paradiso (voce e chitarra) – Marco Antonio Musella (chitarra) – Marco Primavera (batteria) – Emanuele Guidoboni (basso) Thegiornalisti

Tracklist:

  1. La tua pelle è una bottiglia che parla e se non parla vado fuori di me
  2. Il tradimento
  3. Pioggia nel cuore
  4. Una domenica fuori porta
  5. Diamo tempo al tempo
  6. Guido così
  7. Cinema
  8. Vecchio
  9. I gatti
  10. Bere
  11. E che ci vuoi fare
  12. Nato con te

Links:Sito Ufficiale,Facebook

Cinema – Video

http://youtu.be/R1Y6Kl6oFmE

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