Crepitii di chitarre elettriche che suonano come il metallo freddo di una pioggia che ancora non cade. Un brano strumentale invita L’imperatrice ad entrare nel regno silenzioso e verde che ancora non conosce. Umberto Maria Giardini lascia la crisalide Moltheni che non gli appartiene più, nel 2012. La Dieta dell’Imperatrice ci conduce nel cuore di un rock elegante e sinuoso, il bosco della rinascita. Il cantautore marchigiano ci indica le punte degli alberi appena prima dello squarcio del cielo con una voce che non cambia nel tempo, con le sfumature malinconiche che si radicano e si infoltiscono. Tramestio del ricordo assaggiato in parole semplici e ponte tra mondi lontanissimi che si cercano a distanza di Anni luce. Quello che non è stato costellato da “avrei dovuto”, si lascia lambire da una melodia languida tra le foglie, dischiusa la voce chiara ed i piatti a cadenzare la danza del tempo inventato che non tornerà. Il trionfo dei tuoi occhi è una ballata post rock bussola e mappa per attraversare il paesaggio corporeo dell’amata, la mano della natura culla assonanze nel suo letto ospitale. Fino all’estasi nociva, Quasi Nirvana sugli accordi dolenti vince la distensione: “ora mi fermo e ti tengo un po’ quì”. Fragori ed impeti d’elettronica trovano il loro groviglio irrisolto ne Il desiderio preso per la coda. Il piglio visionario costruisce uno scenario da contemplare in Saga mentre proseguiamo questo cammino scalzi, il tappetto melodico è tenero quanto un prato primaverile, di un colore fresco e rinnovato nelle liriche che brillano di luce propria. Viene ancora ad oscurarsi il cielo: Il sentimento del tempo è un brano in piena dove scrosci strumentali elettrizzano un’atmosfera in cui tutto può accadere. Poi pausa e ripresa. La calma e la riflessione intimista di Umberto scorre tra chitarre inquiete. La batteria, infine, ritrova vigore nell’incursione progressive e di nuovo muore nel silenzio. Un equilibrio al limite delle vertigini regna nell’ultimo brano, L’ultimo venerdì dell’umanità. Divagazioni strumentali si alternano agli istanti in cui la voce annuncia fughe e rinascite future, perchè il mondo è ancora ostile là fuori. Il cielo rimane incerto, il verde del bosco si consuma sotto gli ultimi passi dell’imperatrice elegante ed onirica, sospinta da punte di sinestesia che lasciano in bocca il sapore scoperta, ricerca della purezza, oltre quella sonora.
Credits
Label: La tempesta dischi – 2012
Line-up: Umberto M. Giardini (voce, chitarra elettrica) – Marco Marzo Maracas (chitarra elettrica) – Giovanni Parmegiani (piano Rhodes , organo) – Cristian Franchi (tamburi e piatti)
Tracklist:
- L’imperatrice
- Anni luce
- Il trionfo dei tuoi occhi
- Quasi nirvana
- Il desiderio preso per la coda
- Discographia
- Fortuna, ora
- Saga
- Genesi e mail
- Il sentimento del tempo
- L’ultimo venerdì dell’umanità
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