Tra i fumi sonnambuli prodotti da una reminiscenza di organo inizia il canto di Laura Loriga in Under the lid, primo brano del nuovo disco dei Mimes of wine, Memories for the unseen. Un’introduzione all’insondabile con la voce vellutata attraversata da metallici riverberi; una voce evocativa ed eterea come poche altre in circolazione, calda nelle sfumature che sorvolano ogni parola con l’estensione leggera ed impeccabile di un’aquila che raggiunge cime altissime. In Yellow flowers un piano disturbato incupisce l’atmosfera fino a quando non entra in gioco un ritmo accennato da percussioni che mai si spingono in primo piano rispetto alla voce. La Loriga riesce ad essere intima e dolente come Soap&Skin nelle sue ballad più glaciali ed alienate, mentre in un brano come Auxilio crepita un richiamo lontano ai Mercury Rev nella melodia trasognata e saturnina. Procede a singhiozzi il piano in Ester addolcito dal violoncello; I will marry you regala acuti che solcano i meandri più profondi delle memorie e dei desideri accompagnati dalla sola chitarra acustica. Il brano in chiusura del disco, Hundred Birds, ha un’ossatura rock nelle sonorità, il cantato un andamento più nervoso. C’è fretta e inquietudine. Le altezze della voce di Laura percorrono in un lampo foreste buie illuminate dall’attimo della coscienza. Un disco come immaginario di sensazioni. Il canto, vero ordito, addolcisce gli spigoli del racconto ed è il solo protagonista. La musica distende paesaggi reali e non, oltre l’invisibile, appunto. Un volo tra le cime più alte e solitarie da fare e rifare premendo ancora e ancora play.
Credits
Label: Urtovox Records – 2012
Line-up: Laura Loriga, Stefano Michelotti, Riccardo Frisari.Guests: Luca Guglielmino, Francesco Begnoni, Zeus Ferrari; in US: Kenny Annis, Drew Pearson
Tracklist:
- Under The Lid
- Altars Of Rain
- Yellow Flowers
- Charade
- Auxilio
- Tethmaker
- Ester
- Silver Steps
- I Will Marry You
- Aube
- L’incantatore
- Hundred Birds
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