Terzo avamposto dei Fuzz Orchestra: Morire per la patria. Dopo l’album omonimo del 2007, e Comunicato n.2, del 2009, il trio milanese torna a difendere preziose utopie. La pesantezza e ruvidezza sonora come linguaggio dell’ora, di quell’adesso che resta fiacco sotto l’indifferenza nella realtà. I Fuzz Orchestra quell’attimo lo elettrizzano. Il primo brano, Sangue, apre il disco con il serpeggiare di una chitarra dal virale desiderio di correre su ritmiche inarrestabili, fino a che il flusso sonoro si dipana e lascia spazio alla registrazione della voce di Gian Maria Volontè nel film Giordano Bruno. Si ripete una verità dal film del ‘73: “Chiedere a chi ha il potere di riformare il potere? Che ingenuità!”. È interessante ascoltare come i Fuzz Orchestra riescono a rendere la musica capace di accogliere queste incursioni da materia altra come quella del cinema, e non solo. L’immediatezza del suono, il caos che questo suggestiona e gli universi che crea: tracce di pensiero e riflessione, immagini del mondo. Piccoli caosmi. E così anche La proprietà, canzone che prende la registrazione del parlato dal film La proprietà non è più un furto. Trionfale e mesto il ricamo di violino di Dario Ciffo. Il noise psichedelico stride, contrae acido lo stomaco contratto ne Il paese incantato: giunge poi sul finire un tocco soffice e jazzato a portare un vento carezzevole mentre il ritmo tribale avanza. Dopo alzati e cammina, Svegliati ed uccidi: sconquassi metal, attimi di pausa e una melodia cantata da una voce femminile che contrasta con l’atmosfera opprimente di strumenti che scandiscono motivi angoscianti. Chitarra di Xabier Irondo e fiati di Edoardo Ricci per il brano Viene il vento che assume i connotati di una bufera soffiata su un magma incandescente di batteria serrata. Dal monologo ossessivo di una chitarra in fibrillazione prende vita, quindi, In verità vi dico. Un pezzo profetico come pochi e non solo per le invettive del Vangelo: “Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco”. Canglori dal volgo affondano in Morire per la patria, infine.
Uomini contro i Fuzz Orchestra, con l’avant-heavy rock come lotta. Questo disco è la liberazione dalle morali monolitiche che abbiamo contribuito a costruire.
Credits
Label: Wallace records, Escape from Today, Boring Machines, Brigadisco, Offset, Hysm?, Bloody Sound Fucktory, Il Verso del Cinghiale, From Scratch – 2012
Line-up: Luca Ciffo (guitar, vocals) – Fabio Ferrario aka Fiè ( noise piano) – Paolo Mongardi (drums)
Tracklist:
- Sangue
- La Proprietà
- Il Paese Incantato
- Svegliati E Uccidi
- Viene Il Vento
- In Verità Vi Dico
- Morire Per La Patria
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