Un disco che porta il nome e il cognome dell’artista che lo ha messo al mondo non poteva, nel caso dell’artista in questione, non somigliargli dannatamente: nelle cadenze, nei modi, nell’atroce armonia dei segni del viso. Ti guarda in faccia e non c’è menzogna da indagare, nessuna: Vinni a cantari e cantaturi sugnu. La franchezza vale il buono e il cattivo tempo: se sono schiaffi fanno davvero male, se è tenerezza finisce per spezzarti le ossa del cuore. Cesare Basile è poesia, l’Umana, Vera poesia dei corpi, della fede, dei massacri, dell’amore, della vita a cottimo, della perdita, delle storie che fanno la storia e poi la storia le dimentica oppure sceglie di non ricordarsene. C’è compassione fra le righe che cantano le vite raccontate in questo disco; c’è un grande desiderio di verità, di libertà, una prepotente malinconia, la malinconia della polvere tirata via dalle cose con il palmo della mano, e poi le cose hanno di nuovo un colore e ti commuovi per questo, prima o poi piangi per questo. Le iridi di Katerina Gogou, di Alfia madre, di Nunzio, di Minni Spartuti, del cantore cieco, dei pazzi clessidra, di Ferdinando e Bartolomeo, di Woody, di Cesare sono punti fermati sulla mappa della coscienza alla maniera del tempo: scavati come rughe, riemersi alla luce in un pomeriggio di sole, dopo un sonno lungo anni, impossibili da cancellare, buoni al bisogno di appartenere, consegnati alla melodia perché li tenga in salvo, sottratti all’imbroglio a furia di pelli, corde, terra e aria di mare. Siciliano, folk, acusticamente ineccepibile, stilisticamente impeccabile, vibrante, paradossale, scarno, elettrico, dialettico, nudo e crudo: il Quarto Stato dipinto da Egon Schiele, un disco ossessionante e che innamora, di rara eleganza, in qualche modo sfacciato, alla maniera degli amanti, quelli scellerati, le anime salve – salvate. Di una bellezza rara e coraggiosa.
Credits
Label: Urtovox – 2013
Line-up: Prodotto e suonato da Cesare Basile, Luca Recchia, Massimo Ferrarotto, Rodrigo D’Erasmo, Enrico Gabrielli, Andrea “Fish” Pesce, Marcello Caudullo, Marco Iacampo, Guido Andreani. Testi e musiche di Cesare Basile.
“Canzuni Addinucchiata” scritta con Dina Basso.
Tracklist:
- Introduzione e sfida
- Parangelia
- Canzoni Addinucchiata
- Nunzio e la Libertà
- Marilitta carni
- Minni spartuti
- L’Orvu
- Caminanti
- Lettera di Woody Guthrie al giudice Thayer
- Sotto i colpi di mezzi favori
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