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Morte a Credito – La notte dei lunghi coltelli

Prendete alucni spunti letterari: Louis-Ferdinand Céline con le proprie crude e dirette descrizioni della varia e variopinta vastità umana al limite tra la misantropia ed il cinismo. Mescolateci le ispirazioni filosofiche di Albert Camous, i dubbi sull’esistenza, sull’essere umano e sulla morte. Spolverateci sopra, con decisione e movimenti definiti, una miscela tra punk, hardcore, elettronica e noise. Guarnite il tutto con un la maestria e la capacità di Karim Qqru, già batterista e voce degli Zen Circus. Il risultato è Morte a Credito. Gli artefici sono La notte dei Lunghi Coltelli. Black Candy Records l’etichetta. Il 22 gennaio 2013 la data di uscita.
Come vi accennavo: Céline, che dà il nome all’album con una propria opera, Camous,citato nella traccia di apertura La caduta. Aggiungiamoci anche Lev Tolstoj nel brano intitolato come un suo personaggio, Ivan Il’ič ed includiamoci Prévert citandone i versi nel brano J’ai toujours eté intact de Dieu.
Letteratura, filosofi, narratori e poeti uniti in un impasto tanto solido quanto contradditorio. Lo scopo è quello di descrivere, o almeno tentarci, l’umanità, la vita, il mondo apparentemente impazzito ed al limite del collasso. I suoni, la musica, le composizioni tengono il passo delle parole: La caduta ti rovescia sulla testa una cascata di hardcore, vintage punk e noise rock. Impazienza, ribellione, urla e ricerca spasmodica di un senso che forse non c’è. L’elettronica ritmata ai confini dell’hip hop di J’ai toujors eté intact de Dieu ti fa riprendere fiato, ti tranquillizza, merito anche della leggiadria francofona della lingua in cui è cantata. DDR è un attimo: quaranta secondi tra suono, rumore e ripetitività per un ipnotico smarrimento che ti scarventa dritto verso Morte a Credito in cui wave ed hardcore riassumono l’intento e le sfumature dell’intero album. Defibrillante.
Complessità, durezza, rassegnazione, rabbia per dare voce ad un mondo che non riconosciamo più. Illustri nomi della letteratura aiutano a completare il disegno. La sfacciataggine, la ruvidità e gli spigoli sonori collaborano a piantarti sensazioni, significati ed emozioni direttamente sotto pelle, come il preciso e sottile ago di una siringa.
Non vi rilasserete ascoltandolo, ma sicuramente ne rimarrete segnati.

Credits

Label: Black Candy records – 2013

Line-up: Karim Qqru (voce, chitarra, basso) – Izio Orsini (sample’n’programming) – Ale Demonoid Lera (batteria)

Tracklist:

  1. La caduta
  2. J’ai toujours été intact de Dieu
  3. La nave marcia
  4. Ivan Iljc
  5. DDR
  6. Morte a credito
  7. D’isco deo
  8. Levami le mani dalla faccia
  9. La notte dei lunghi coltelli

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