Una macchina celibe è musica adatta a piccoli spazi. Anche un modo per ritrovarsi, aprendo i boccaporti del pensiero, su suggestivi set cinematografici. Ascoltiamo il blues felliniano di Fra elettrodi di seta blu che insieme a Se quest’uomo diventasse un meccanismo rimanda alle composizioni di Nino Rota per il regista romagnolo; con la morriconiana L’ultimo degli uomini siamo ad un passo dal duello e con le musiche country de La bellezza pura e sterile della semplice ruota e Verso il ronzio remoto in altrettante situazioni western. Alla banalità di un valore è un momento di addio, Il necessario ritorno l’ellissi dei racconti con richiami alle musiche di Yann Tiersen. Cabeki, pseudonimo di Andrea Faccioli, è polistrumentista e fa uso in questo album di strumenti anche rari come l’ukelin e l’al ghaita. Crea, arrangia, suona, registra. Possiamo affermare che è bravo. Lasciamo invece Una macchina celibe ai gusti dei singoli ascoltatori.
Credits
Label: Tannen Records – 2012
Line-up: Andrea Faccioli
Tracklist:
- Se quest’uomo diventasse un meccanismo
- Il necessario ritorno
- Verso il ronzio remoto
- Di un ingranaggio che si perde
- Fra elettrodi di seta blu
- Alla banalità di un valore
- Negazioni che si negano
- La bellezza pura e sterile della semplice ruota
- La diapositiva si ricorda
- L’ultimo degli uomini
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