Cinque. La luna e le spine – Marta Sui Tubi

Catia Manna Album, Recensioni Lascia un commento

Veloce e tagliente. Un album grazie al quale l’ascoltare è di nuovo sapore. Il suo retrogusto intimo possesso. I Marta Sui Tubi sono al loro quinto album, già autori di brani indelebili quali L’abbandono (C’è gente che deve dormire), La spesa (Sushi & Coca) e Cromatica (Carne con gli occhi), tanto per citarne alcuni. Probabilmente nati su un palco, hanno dato vita nel settembre scorso, all’interno di Mito (Torino Milano Festival Internazionale della Musica), ad un concerto prezioso che proponeva canzoni di Lucio Dalla, ospite speciale proprio in Cromatica.
Cinque. La luna e le spine è un album dai suoni e dagli arrangiamenti originali. Pieno di intuizioni che hanno il colore dell’ironia, lucido nel ritrarre le condizioni dell’animo umano. Suonato e cantato al meglio. Il particolare dei Marta Sui Tubi, per chi li conosce già, ma quest’ultimo lavoro in particolare. Dispari è uno spaccato sull’irrealtà di Facebook, molto popolata, anche di solitudini. Vorrei si chiama bellezza. Ci fossimo un po’ più abituati, questa canzone avrebbe vinto qualsiasi competizione canora. La ladra e Grandine si chiamano poesie: “anche se/ da quello che mi dicono/ i poeti non esistono più/ e questo è un vero peccato/ perché bisogna sapersi leggere dentro/ prima di cominciare a scrivere/ sì, martello su un’incudine”.

Credits

Label: Bmg Rights Management – 2013

Line-up: Ivan Paolini (batteria) – Mattia Boschi (violoncelli e basso) – Paolo Pischedda (pianoforte e organo) – Carmelo Pipitone (chitarre e voce) – Giovanni Gulino (voce)

Tracklist: