The Bones of What You Believe – Chvrches

Lucia Marzocca Album, Recensioni Lascia un commento

I Chvrches (“churches”) nonchè Lauren Mayberry voce e sinth, Iain Cook, basso, chitarra, voce e sinth, Martin Doerthy, sinth, campionatori, voce, nascono nel 2011 e sono un trio synthpop scozzese. Il loro operato si materializza dopo vari assemblamenti nel settembre 2013 con The Bones of what you Believe. Sulle note del primo pezzo The Moter We Share un attimo di smarrimento mi assale, e penso a Katy Perry e Miley Cyrus. We Sink ridimensiona l’ascolto e la melensa vocalità della Mayberry si fonde allo spumoso sound 80’s che si consacra in Gun e rotola con particolare lucentezza. Passando distrattamente per Theter si arriva al nocciolo con Lies che caratterizza e condensa. Ascensionale e corale Under the Tide, pasta di zucchero synthetizzata per Recover. Science/Visions vede una Mayberry Bjorkiana alle prese con il picco potenziale più energico e ruvido del disco. You Caught the Light chiude riflessiva e pacata con una virata di genere, preceduta dalla glassata robotica Lungs e da By the Throat. Ho pensato a Madonna, ai Klaxons, a Chris Martin e a Cindy Lauper. Tra serate revival e il fascino del sinth, tra testi corrugati-emotional e melodie fuxia, aperti alla sperimentazione ma tendenzialmente costanti sul miele vocale, la faccia pulita della Mayberry e la scia più densa di Science/Visions e Lies. Ciò che regge questo lavoro è una lucentezza stellare di base che promette bene e ipnotizza, riecheggia i gusti e gli svaghi di una generazione che maneggia la tecnologia che spolpa sintetizzatori, indecisa tra un concerto e un Dj Set, tra essere e apparire, tra un Cup Cake e uno Scotch, ma che continua a chiedere farina ai tanto osannati e disprezzati anni 80.