Il Contronatura è un festival di musica indipendente nato nel settembre del 2012 come progetto vincitore del bando pugliese Principi Attivi dello stesso anno. Ideato dall’associazione culturale Odelay Gigs, il Contronatura Festival è ora prodotto dalla stessa associazione insieme a Sudestudio e pesca il suo nome tra il repertorio degli Stereolab, storica band di cui faceva parte Laetitia Sadier, la quale ci ha onorato della sua presenza nell’edizione 2013. Giunto alla sua terza edizione, il festival estivo cresce a piccoli passi di anno in anno non perdendo di vista l’obiettivo per cui è nato, ovvero quello di portare il Salento al pari di quei territori, per lo più oltre confine, che ospitano rinomati festival con musica d’avanguardia e di qualità. Un progetto, quindi, abbastanza ambizioso e mosso dalla passione per la musica, che vuol condurre i salentini verso nuovi lidi musicali ed ovviamente incrementare il turismo in queste zone, già polo di attrazione per i paesaggi marittimi e la taranta. Anche per quest’anno la location dell’evento è la vasta area verde antistante il Sudestudio, lo studio di registrazione immerso nelle campagne di Guagnano. La quiete tra gli ulivi e il frinio delle cicale in questo afoso 12 Agosto lasciano il posto alla line-up che solcherà di lì a poco il palco del Contronatura. In cielo lo spettacolo delle stelle cadenti, custodi del nostro eterno desiderare, e una luna tornata più o meno nelle dimensioni e con la luminosità di sempre. Ad aggiungere un’ulteriore nota di colore vi sono un centinaio o più di piramidi colorate pendenti, che adornano il palco, gli alberi e gli stand sparsi sul posto. Questo è lo scenario che si presta ai nostri occhi una volta giunti sul luogo, forse con troppa puntualità. Il concerto difatti inizierà solo un’ora più tardi rispetto all’orario indicato con l’esibizione di Lawrence (Lorenzo, come sottolineato ironicamente dallo stesso artista) Arabia (nome d’arte di James Milne). Atmosfera da salottino domestico quella del cantautore neozelandese accompagnato dalla sola chitarra elettrica e pochi intimi seduti sul prato sotto il palco. Segue l’insolita famiglia allargata composta dai napoletani Fitness Forever e dal norvegese Erlend Øye, tornata in Puglia dopo la tappa di fine Marzo presso l’arci Rubik (sempre a Guagnano). Salgono sul palco dapprima i napoletani per presentare il loro ultimo album Cosmos e riproporre i brani del passato, tra cui Botellon e Palma De Mallorca tratti dall’ep Con Fitness Forever En La Playa. Raggiunti sul palco da Erlend, il gruppo lo spalleggia nella performance eseguendo i brani che compongono il suo secondo album da solista in uscita il prossimo Settembre (Legao), alcune vecchie glorie appartenenti ai progetti paralleli come Burning (The Whitest Boy Alive) e Mrs. Cold (Kings of Convenience) e le immancabili hit italiane La Prima Estate e la nuova Sosta Vietata. Sebbene siano trascorsi appunto solo pochi mesi dall’ultimo live, assistere ad un loro concerto fa sempre bene al cuore, perché oltre ad essere dei buoni performer si confermano magnanimi dispensatori di buonumore e leggerezza. Nel frattempo, con stupore del norvegese, lo sterrato di fronte al palco è quasi tutto al completo. I più sono accorsi per assistere all’unica data italiana degli statunitensi Real Estate, headliner della serata, arrivati al Contronatura per promuovere il loro terzo album Atlas pubblicato lo scorso Marzo. E se ormai Erlend è di casa soprattutto nel Meridione, la band statunitense appare più abbottonata ma concede al suo pubblico un’ottima performance dal gusto fresco e sognante.
Mancano poche ore all’alba e il compito di chiudere la serata è affidato all’esuberante Mykki Blanco. Il rapper si presenta in boxer, parrucca e guanti neri. Si dimena sul palco al grido “Contronaturooo”, si arrampica sulle impalcature, si getta tra la folla, intona I wanna be loved by you con lo stile di una diva quale era Marilyn. Non si risparmia e neanche il pubblico, che balla sotto il palco e lo segue incredulo.
Sono all’incirca le 5 del mattino. Le luci si spengono e si riavvolge il nastro, iniziando a smontare il palco e la strumentazione e ripulendo il prato. Ci auguriamo che l’impegno e l’entusiasmo profuso da questi ragazzi li porti, anno dopo anno, vicinissimi al raggiungimento del loro arduo intento. Sarebbe non solo una loro vittoria, ma anche di tutti i salentini appassionati e non di musica. Di certo questa terza edizione del festival ha soddisfatto tutte quante le aspettative. Ci ritroviamo tutti insieme e numerosi il prossimo anno!