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Caratteri mobili – Carlo Martinelli

recensione_carlomartinelli-caratterimobili_img_201609Dopo i quattro dischi pubblicati con i Luminal, Carlo Martinelli esce con un Ep tutto suo: Caratteri mobili.
Il cantautore presenta i suoi brani come schegge che parlano d’amore che ha preso strade diverse, trasformandosi in odio o in un silenzio stretto, talvolta in solitudine. Ed effettivamente, si ritrovano queste vibrazioni intimiste. Ma non c’è solo l’amore a parlare qui dentro.
Un Ep che gode della presenza di ottimi musicisti come Cristiano De Fabritiis, Milo Scaglioni, Filippo Bianchini, Sasà Vaccaro e Jenny Burnazzi.
Un rock all’italiana quello di Martinelli, che attinge dall’eco di alcuni grandi artisti come Rino Gaetano, Piero Ciampi e forse un po’ Battisti. Un banale fatto di cronaca racconta una relazione malata che ha i risvolti di un omicidio. Lui, lei, l’amore sbagliato che si acceca da solo. La ritmica e i toni frenetici spiazzano all’apertura del disco. Nella bocca del leone è un guardarsi allo specchio con sfrontata verità e quasi quasi ricorda, nell’incedere ritmico e nelle parti parlate, nonché urlate, i Pan del Diavolo. Martinelli ripesca le canzoni scritte tempo fa e gli dona attualità. Tutte tranne Andiamocene in Taiwan che, invece, ha data recente. Atmosfere e sonorità che richiamano posti lontani, esotici, percepiti come via di fuga piacevole.
Per tutto quello che non può succedere e non succederà” e la voce si fa quasi sussurrata e poi similmente rotta, spezzata seguita da un coro in accompagnamento.
Si fa quel che si può, si fallisce spesso, la vita stessa è una canzone senza senso”: c’è forza in questa strofa, sono parole dritte al cuore di un arpeggio. L’atmosfera si apre in un taglio a contorni sfumati. C’è leggerezza.
Un Ep d’esordio che colpisce al centro, nella sostanza di chi ascolta.

Credits

Label: Area51 Records – 2016

Line-up: Carlo Martinelli (Voce, cori, chitarre acustiche ed elettriche) – Cristiano De Fabritiis (Batteria e percussioni) – Milo Scaglioni (Basso) – Jenny Burnazzi (Violoncello) – Sasà Vaccaro (Trombone) – Filippo Bianchini (Sax tenore) – Alessio Corasaniti (Percussioni aggiuntive) – Gianluca Lo Presti (Moog) – Kazuo Hashimoto (Speaker radiofonico in “Cos’era che volevo dire?”)

Tracklist:

  1. Un banale fatto di cronaca
  2. Nella bocca del leone
  3. Andiamocene a Taiwan
  4. Cos’era che volevo dire?
  5. 1984

Link: Facebook

Un banale fatto di cronaca – video

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