Il cantautore siciliano Nicolò Carnesi torna a solcare i palchetti d’Italia per presentare il suo ultimo lavoro Bellissima noia che, annunciato come l’album della maturità artistica, si sviluppa attorno al tema di una “solitudine corale caratterizzata dall’incomunicabilità” (come spiega lo stesso Carnesi). Un disagio esistenziale che accomuna chi si muove in una data direzione, mentre tutto intorno a sé si sposta in quella opposta e privilegia la tecnologia a discapito del contatto umano. Bellissima noia però non è solo questo: risente innanzitutto di questa tendenza attuale che volge lo sguardo al cantautorato e agli stili musicali del passato, sciorinando un pop fresco ed accattivante, a tratti onirico, che fa della noia non un elogio all’apatia e all’alienazione, ma un’occasione per raccogliere i pensieri e mettersi in gioco. Bellissima noia è anche ritrovare se stessi e i propri stati d’animo nei versi di uno o più dei nove brani che compongono il disco, finendo col sentirsi meno soli. Le liriche difatti guardano al presente ma anche ad un futuro ipotetico (vedi M.I.A.), mescolando disincanto, sarcasmo e una sottile dose di ottimismo, da notarsi già nell’accezione positiva che il cantautore attribuisce alla noia e che vede lo strano accostamento tra l’aggettivo bellissima e il sostantivo noia. La title track, Fotografia e Ricalcolo segnano un tuffo negli anni ’60 con i loro cori e fiati, mentre incursioni elettroniche in stile anni ’80 si intrecciano a chitarre vintage e morbide percussioni ne Lo spazio vuoto. L’incedere del rullante accompagna l’ascoltatore per buona parte di quella che è la vetta più alta di poesia, Il lato migliore, una ballata di impalpabile purezza nella quale il timbro vocale di Carnesi riporta alla mente quell’attitudine alla malinconia propria di un altro siciliano come Colapesce. Gli arpeggi di chitarra e il clapping di Comunichiamo male lasciano il posto alla conclusiva M.I.A., una mini suite con inclinazione prog che tratta della più grande delle solitudini possibili, ovvero quella dell’ultimo uomo nell’universo ormai diventato un automa con ricordi e sensazioni umane.
Bellissima noia è a tutti gli effetti il disco della maturità per Nicolò Carnesi. Il palermitano per l’appunto confeziona un terzo album che conquista sin dai primi ascolti, mostrando una cifra stilistica riconoscibile, caratterizzata da sonorità avvolgenti e ispirate e parole semplici e dirette che arrivano puntualmente in pancia. Destinato a tutti ma soprattutto a chi, come Carnesi, con la malinconia ci vive da anni e ne ha fatto un’ottima compagna.
Credits
Label: Malintenti Dischi – 2016
Line-up: Nicolò Carnesi
Tracklist:
- Bellissima noia
- Spazio vuoto
- Fotografia
- Lo scherzo infinito
- Il lato migliore
- Cambiamento
- Ricalcolo
- Comunichiamo male
- M.I.A.
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