Ritorna il cantore della notte che stiamo per attraversare. Una notte senza pace. Una notte dalla quale non potremmo mai più tornare indietro. L’introspezione esistenziale di SOHN diventa più sociale, quasi come un messia sente e canta il viaggio di sola andata che l’uomo contemporaneo ha intrapreso. Questo suo sentire “superiore”, questa sua “luccicanza”, si è tradotta in dieci perle di assoluta purezza e ricerca sonora. Tutto è immediatezza, frutto di pancia, di corsa (rennen significa correre in tedesco). Cattura il suono delle cose: dagli utensili casalinghi, come bottiglie di vetro, alle mura,al pavimento di una stanza. E’ alla ricerca del riverbero dell’anima umana che potrebbe essere nascosto ovunque. Attraverso architetture elettroniche dove tutto è ritmo, è R&B, la sua voce soul non dimentica mai la melodia. Brani come Conrad, Signal e Dead Wrong distillano chiaroscuri elettro-pop di rara bellezza, di eccelsa padronanza della produzione del suono, perchè SOHN è prima di tutto uno dei migliori producer degli ultimi anni. SOHN lascia Vienna e si trasferisce a Los Angeles e non sbaglia il tanto temuto secondo disco. Siamo al cospetto di un lavoro che si piazza già tra i migliori dischi di questo anno che è appena cominciato. I versi che seguono ci rincoreranno ogni notte:
I can feel it coming, we can never go back
We can never go back
I can feel, I can feel it coming
We can never go back
I can feel it coming, we can never go back
I can feel…
Credits
Label: 4AD – 2017
Line-up: Sohn (All instruments).
Tracklist:
1. Hard Liquour
2. Conrad
3. Signal
4. Dead Wrong
5. Primary
6. Rennen
7. Falling
8. Proof
9. Still Waters
10. Harbour
Link: Sito ufficiale.