Il primato dell’immaginazione è il disco che nasce dalla fusione artistica tra Federico Fiumani (Diaframma) e Alex Spalck (Pankow). La new wave italiana degli anni Ottanta riscopre un senso rinnovato e il post punk percorre una strada a due corsie sulla quale viaggiano la poesia e la chitarra dei Diaframma e la furia dei Pankow. È un percorso senza meta quello de Il primato dell’immaginazione, si porta dietro fardelli sulle spalle e guarda con disillusione al futuro. L’orizzonte di questo disco è un dipinto a quattro mani a distanza: Fiumani a Firenze e Spalck a Melbourne. Un intreccio, un confronto dove le sonorità del disco rimangono ancorate ad atmosfere plumbee della vecchia scuola new wave. Trova spazio la confessione di un uomo che conosce le proprie debolezze in Accanto a te, mentre con Stelle a Pontassieve la melodia si addolcisce e favorisce un certo sogno intorpidito. In fondo a destra custodisce una buona dose di inquietudine alimentata da rumorismi e suoni industriali: il testo parla di “violenza” e “impotenza”, la speranza ha la strada sbarrata e c’è un progressivo smarrimento. C’è un’introduzione del disco scritta da Paolo Cesaretti che sintetizza il piglio dei brani: “In questo nostro presente sospeso, dove il nuovo diviene ripetizione e non più provocazione, dove viene meno quella dose di rischio e pericolo che il rompere con il passato e avventurarsi in nuovi territori implica, questi suoni e queste parole sembrano una rivincita, un grido di rabbia che ha l’intensità di un manifesto esistenziale: siamo quello che non volevate e ora invece avete bisogno di noi”. Un manifesto che non riesce, in realtà, ad urlare così forte da liberare l’animo, che tende a volare basso, dimenandosi appena. In chiusura, però, sorprende e fa respirare l’incredibile cover di Marquee moon riarrangiata in un dialogo tra chitarra e pianoforte, dove Spalck sporca ed esagera la voce, lasciando andare, finalmente, un po’ del male accumulato. La repressione dell’animo, la castrazione degli ideali: “Ho sognato l’anarchia/ E ho urlato tutta la mia frustrazione”. Un disco che sa comunque piazzarsi all’angolo, spuntato come spina nel fianco di uno scorrere musicale in un panorama che fatica a correre.
Credits
Label: Diaframma Records – 2018
Line-up: Federico Fiumani (voce, chitarra) – Alex Spalck (voce) – Luca Cantasano (basso, synth e batterie elettroniche) – Daniele Biagini (pianoforte e tastiere)
Tracklist:
- Stelle a Pontassieve
- Accanto a te
- In fondo a destra
- Mantra
- Non ti cambierò
- Harry Dean Stanton
- Non c’è traccia
- Satanasso
- Appeso ad un filo
- Marquee Moon
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