Home / Recensioni / Album / Non si sa dove mettersi – FLUXUS

Non si sa dove mettersi – FLUXUS

nonsisadovemettersi_coverCi sono band che restano leggendarie anche senza aver mai cavalcato le grandi onde mediatiche. Nel sottobosco italico degli anni novanta, oltre ai celebri Marlene Kuntz e Subsonica, si era contraddistinta un’altra band piemontese che, a differenza di queste, professava più il verbo del punk con attitudine grunge: i FLUXUS. Dopo 17 anni Franz Goria & Co. ritornano con un nuovo disco, frutto di una fortunata campagna di crowdfunding. Ci ricordano quanto sia bello ascoltare chitarre distorte che inseguono versi incisivi, dal sapore politico e indiavolato contro un mondo molto diverso da quello che ci avevano promesso da giovani. In brani come Nei secoli fedeli, Ami gli oggetti, Gli schiavi felici e Datemi il Nulla la penna dei FLUXUS scatta delle istantanee dell’inferno che viviamo ogni giorno, ci sferrano pugni e calci nello stomaco della mediocrità che avvolge le nostre vite medio-borghesi. In mezzo a stilettate alla Soundgarden e Jane’s Addiction ci si imbatte in versi chiave “Leggi solo manifesti elettorali, senti la radio, clicchi su mi piace, ami gli oggetti, usi le persone, vivi in una casa disabitata da te” (da Ami gli oggetti), e “Servi dei selfie dei selfie dei servi. Immobili nel vuoto dentro a sogni senza vita senza il controllo, cercando l’uscita… Dovevo ringraziare, dovevo amare il mio padrone, dovevo venerare il mio dio. Dove cazzo sono io? Dovevo lavorare e produrre per il benessere collettivo. Dove cazzo è il benessere collettivo?” (da Gli schiavi felici). Non si sa dove mettersi non è solo un disco di rumore bianco e poesia di rabbia, c’è spazio per una ballata introspettiva come La decima vittima in stile Petrol (altra band torinese in cui ha militato Franz Goria). Se siete incavolati e delusi di brutto della società contemporanea che vi circonda, ascoltate questo disco e forse non salirete troppo tardi sul carrozzone della rivoluzione. Il rock dei FLUXUS non è rimasto indietro, è molto più vivo e vegeto di quello che il mainstream ci passa per le radio. Fantastico ritorno!

Credits

Label: Autoprodotto – 2018

Line-up: Franz Goria (Voce e chitarra) – Luca Pastore (Chitarra basso) – Roberto Rabellino (Batteria) – Fabio Lombardo (Chitarra).

Tracklist:

1. Nei secoli fedeli
2. Licenziami
3. Ma ero già indietro
4. Ami gli oggetti
5. Prescrivimi qualcosa
6. La decima vittima
7. Mi sveglio e sono stanco
8. Gli schiavi felici
9. Bianca materia
10. Datemi il nulla
11. Alieni per la strada

Link: Facebook

Album – streaming

Teaser – video

Ti potrebbe interessare...

fanali_cover_2024__

I’m In Control – Fanali

Immagini che si suonano. Suoni che si immaginano. Di nuovo in viaggio sinestetico con Fanali, …

Leave a Reply