“Ma vedrai che andrà bene, andrà tutto bene…”. Recita così Dario Brunori, in arte Brunori Sas, nel ritornello della sua Al di là dell’amore, brano tratto dal nuovo album Cip! in uscita il 10 Gennaio scorso. Sì, il 10 Gennaio scorso, quando ancora il COVID-19 era un mostro lontano. Almeno qui in Italia. Quando non si parlava di pandemia, di psicosi, di fughe inscoscienti, di numeri e curve che tracciano le sorti della vita di ognuno di noi. Quotidianamente. “Andrà tutto bene” è più che mai in auge in questi giorni, una specie di mantra contro la paura, panacea (forse) illusoria di un virus che tiene tutti col fiato sospeso, costretti alla chiusura di un Paese e delle sue attività economiche. Costretti alla distanza da chi ci è più caro e costretti a rinunciare a quei gesti, talvolta così fisiologici come gli abbracci, tanto da farceli apprezzare ancora di più quando tutto questo sarà solo un brutto ricordo, una delle tante lezioni della vita da cui imparare.
E allora cominciamo da queste parole, da questo ritornello, per parlare di un disco da ascoltare non solo come compagno di viaggio di questa quarantena, ma perché portatore di sane emozioni. Uno sporco lavoro che chi se non la musica sa fare.
Cip! è un disco POPolare, che parla di Dario ma anche di noi e lo fa attraverso musica e parole tra il serio e il faceto, alternando melodie scanzonate e ruffiane a momenti più introspettivi e malinconici.
Il fanciullino e l’adulto che convivono in ognuno di noi li ritroviamo sia nei testi che negli arrangiamenti, tra le note rassicuranti del piano, quelle più dolci del glockenspiel e quelle più ariose di archi e fiati, a disquisire del tempo che passa e di come l’età adulta non sia spesso una forte corazza con cui proteggersi dai drammi e dai lutti della vita (Capita così). A parlare delle divergenze di pensiero (Il mondo si divide) e di quelle tra gli uomini (Al di là dell’amore) che noi stessi abbiamo costruito, dimenticandoci di essere nati tutti sotto lo stesso cielo e perciò tutti degni degli stessi diritti e doveri. A parlare d’amore e di come in una coppia l’uno sia il naturale prolungamento dell’altro (La canzone che hai scritto tu) o del male di miele che provoca l’ascolto della ballata Per due che come noi, racconto di un rapporto di coppia che si protrae da vent’anni, dove l’amore ha preso il posto dell’innamoramento tra umori altalenanti e istinti primordiali. A parlare, con delicatezza, del naturale (e spesso ingiusto) ciclo della vita, visto con gli occhi di un bambino che non diventerà mai grande (Quelli che arriveranno).
Sono lontani i tempi di Come stai e Guardia’82, che pure hanno dato il loro prezioso contributo alla scena indie italiana. Il Brunori di oggi è un cantautore più consapevole e dotato di una grandissima peculiarità: l’autoironia, che ritroviamo spesso nelle sue canzoni. Un’artista oggi più vicino al mondo mainstream e ai tormentoni radiofonici, capace anche con Cip! di mettere insieme il pubblico di tutte le fasce di età. Forse quando andrà tutto bene e ritorneremo alla normalità, racconteremo il mondo con parole nuove proprio come ci consiglia Brunori. Sapremo discernere il bene dal male e impareremo a fare come la musica che unisce e non fa distinzioni.
Credits
Label: Island records – 2020
Line-up: Brunori Sas
Tracklist:
- Il mondo si divide
- Capita così
- Mio fratello Alessandro
- Anche senza di noi
- La canzone che hai scritto tu
- Al di là dell’amore
- Bello appare il mondo
- Benedetto sei tu
- Per due che come noi
- Fuori dal mondo
- Quelli che arriveranno
Cip! – Streaming