Lo spazio e il tempo si fanno fluidi. Perdono il loro ruolo categorico. Il mare, la neve, la vallata verde, la pioggia, il buio, i mirtilli, la mano, gli orologi, i capelli bianchi, i fari spenti, la nave, un fiore reciso, i silenzi, le sirene, Mozart. Tutto scorre e si incastra a comporre ricordi, ma conta di più la sensazione che ne segue. Senti l’odore, senti il sapore. E la pancia vuota con gli occhi pieni di quei fantasmi che raccontano storie a cui non vuoi rinunciare. Fai i conti con l’assenza, per questo cerchi nell’altrove della memoria che rimette in scena il perduto, assicurandoti contro i rischi di ogni paradosso. Se però non apri quella scatola (blu). Qui e lì. Prima e dopo, sono un adesso possibile in cui non siamo altro che scie luminose di incontri.
Di questo e di “tutte quelle cose che pensavi di aver dimenticato e invece mutano l’assenza in un pugno nello stomaco” (da livere.blogspot.com, 0) racconta Giuliano Dottori in Fantasmi, il suo primo ep. In uscita il 23 dicembre per Via Audio Records, segna un’inversione stilistica rispetto ai due precedenti lavori in studio (Lucida, Temporali e rivoluzioni). Tre brani immersi in un’atmosfera acustica delicata e raffinata, in cui la melodia respira nuda e accarezzata da arrangiamenti attenti e accurati. E la voce fa il resto, gestita con una levità che oscilla tra la nostalgia e la ninnananna amara.
Silenzi sceglie un’intro di chitarra pulita e autunnale per sbocciare lenta dal secondo 33, un avanzare elegante che svela un testo che tende la mano alla chiavi metaforiche più care a Dottori e ne svela di nuove, sempre connesse a quell’intimismo che è la cifra distintiva della sua scrittura sensibile e oscura.
Cuore di Bue sa sorprendere e spiazzare, sia per la struttura sonora che per la prova in versi (“Un fiore reciso è il tuo amore/ senza acqua e senza cura/ china il capo al sole/ Per ogni uomo che dice il tuo nome/ C’è una moneta da stringere in pugno/ E’ bello vedere le primavere/ Lasciare un segno negli occhi tuoi”). Un brano che, per i suoi umori, richiama alla memoria La canzone dell’amore perduto di De Andrè.
Lontanissimo da qui, già pubblicato in versione digitale a febbraio 2009, affianca i due inediti con la magia solitaria di piano e voce.
Fantasmi è un’ottima prova, sincera e ispirata. Una serratura dorata da cui spiare qualcuna delle nuove direzioni che il cantautore milanese sta sperimentando, in vista dell’attesissimo terzo disco.
*Silenzi è in anteprima streaming per LostHighways e dal 23 al 26 dicembre sarà in free download dal sito www.viaaudio.it
Credits
Label: Via Audio Records – 2010
Line-up: Musiche e testi di Giuliano Dottori
Tracklist:
- Silenzi
- Cuore di Bue
- Lontanissimo da Qui
Links:Sito Ufficiale,Blog
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