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L’almanacco terrestre – Vegetable G

Tutti cerchiamo qualcosa a cui attaccarci, a cui credere, che sia il fato, un Dio dai nomi più svariati o l’astrologia. Questa tematica dev’essere cara anche ai Vegetable G, band pugliese che dopo quattro album in inglese arriva con L’almanacco terrestre alla sua prima prova con la madre lingua. Il progetto nasce come esperimento elettronico di Giorgio Spada che dal 2002, insieme al chitarrista/bassista Luciano D’Arienzo, pubblica due dischi: A perfect spring (2003) ed Epic mono (2005). Nel 2006 si annuncia l’ingresso in formazione del batterista Maurizio Indolfi e un anno dopo arriva l’album Genealogy (2007), seguito da Calvino (2009). Il 26 maggio 2011 è uscito l’EP digitale La Filastrocca dei Nove Pianeti e il 12 settembre vedrà la luce L’almanacco terrestre.
Il pop onirico dei Vegetable G è incantevole. Una volta inserito L’almanacco terreste nel vostro lettore difficilmente lo toglierete. Tra amore, astrologia e razzi lunari in partenza, la band pugliese vi porterà a spasso nei viali creati dalle loro suggestioni. Tra melodie classicamente indie pop, colpi di tastiera, assoli rockettari, bei giri di basso e fiati perfettamente arrangiati da Enrico Gabrielli, vi perderete in un universo che assomiglia al cielo di Van Gogh. Testi meravigliosi. Arrangiamenti ottimi. Cosa si può voler di più da un album?

Credits

Label: Ala Bianca Records – 2011

Line-up: Giorgio Spada (voce, pianoforte, Farfisa, tastiere e sintetizzatori, drum machine) – Luciano D’Arienzo (chitarra elettrica, basso elettrico, chitarre classica e acustica) – Michele Stama (basso elettrico) – Maurizio Indolfi (batteria, percussioni, basso elettrico, cori)

Tracklist:

  1. L’Aritmetica che non capisco
  2. L’almanacco terrestre
  3. La voce di Pan
  4. Il cielo di Van Gogh
  5. L’uomo di pietra
  6. Il giardino delle sfere
  7. La filastrocca dei nove pianeti
  8. L’idea del Plancton
  9. Galaxy Express
  10. Le avventure dell’oblò

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