Home / Recensioni / Album / To remind you – Eleven Fingers

To remind you – Eleven Fingers

Se contando le tue dita ti accorgi di averne undici, di certo qualcosa non va; anzi, va pure troppo. La natura è stata sovrabbondante, ma può non essere un dramma. Se tutto funziona come deve ti puoi abituare, può diventare una tua caratteristica, una peculiarità unica. Questo vale proprio per gli Eleven Fingers, band modenese che nella musica ci mette dentro davvero un po’ di tutto. Rock, pop, brani delicati e persino un po’ di jazz: questi sono gli ingredienti di To remind you, un album piacevolissimo che scorre con qualche increspatura nelle anse di un fiume ricco di gusto. Quello che più colpisce di questo disco è la familiarità; pregio e difetto dell’album è quella sensazione che passa all’ascoltatore e suona un po’ come “stiamo facendo musica per te e per noi, non per diventare famosi”. In To remind you pare non esserci ambizione, ma quella passione per la musica che unisce degli amici intorno agli strumenti musicali.
I gusti musicali non possono essere a tinta unita, ed infatti per gli Eleven Fingers la quantità di riferimenti è enorme, dal brit pop al rock alternativo sempre di stampo britannico, al rock più duro e spigoloso fino all’elegante gusto retrò della bellissima One day. Non sono citazioni, ma spontaneità, che denota però una mancanza di un solido progetto artistico e comunicativo.
Questo difetto sarebbe un enorme handicap per tante band, ma come si diceva prima, per gli Eleven Fingers diventa una peculiarità che li distingue. Sono bravi (David e Daniele Merighi li possiamo apprezzare anche nel funambolico progetto musical-teatrale Fragil Vida), hanno gusto, e non avrebbe senso metterli in croce per la mancanza di originalità.
Come in un moderno piano bar, gli Eleven Fingers ci raccontano quello che sono attraverso suoni e musiche differenti, ma chissà, forse questo disco è servito pure a loro per guardarsi allo specchio, ed abituarsi alla vista del loro undicesimo dito, riscoprirsi e presentarsi al prossimo giro con più consapevolezza del proprio essere.

Credits

Label: In the bottle records – 2011

Line-up: Andrea Grazian (chitarra) – Anna Cavazza (voce e piano) – David Merighi (voce e piano) – Daniele Merighi (batteria e voce) – Stefano Bortoli (chitarra e synth) – Stefano Zerbini (basso)

Tracklist:

  1. Again
  2. To remind you
  3. White boots
  4. Dear Tom
  5. Behind your best
  6. Everything is far away
  7. Growin’ up kids
  8. One day
  9. Vibration
  10. Like a dog without a bone

Link: FaceBook, MySpace

Ti potrebbe interessare...

fanali_cover_2024__

I’m In Control – Fanali

Immagini che si suonano. Suoni che si immaginano. Di nuovo in viaggio sinestetico con Fanali, …

Leave a Reply