Anamorfosi – Le Maschere di Clara

Katia Arduini Album, Recensioni Lascia un commento

L’anamorfosi è una tecnica grafica che consiste nella dissimulazione di un’immagine, proiettata sul piano in modo distorto, e che rende il soggetto originale riconoscibile solamente guardandolo da una posizione ben precisa. Una sorta di distorsione della realtà che forse è proprio la chiave di lettura dell’album de Le Maschere di Clara.
Dopo l’ottimo ep d’esordio, i veronesi Le Maschere di Clara arrivano al loro primo long–playing, Anamorfosi. La musica de Le Maschere di Clara è un mix tra classica, rock e prog che crea un caos oscuro. Testi aspri, a volte declamati, altre volte urlati da Lorenzo Masotto. Testi intensi, introspettivi, ma anche duri e violenti.
Questo è un album che si muove tra picchi rock e sonate classiche. Una perfetta rappresentazione degli stati d’animo che prende lo stomaco per poi arrivare dentro in profondità. Una potenza espressiva arricchita dagli strumenti classici (piano e violino) usati con estrema maestria. Le distorsioni di Laura Masotto (violinista della band) trasformano la mancanza di una chitarra nella line-up in un valore aggiunto che rende il progetto ancora più interessante. Ad arricchire ulteriormente la già ottima schiera di musicisti Nicola Manzan (Bologna Violenta), che mette lo zampino in un paio di brani (Acheronte e Piombo). Una collaborazione tra due delle realtà più anticonformiste che questo 2011 ci ha regalato.
Anamorfosi è un album davvero ottimo, che conferma tutte le impressioni che ci aveva regalato 23. Entrare nel mondo de Le maschere di Clara è un po’ come fare un viaggio dritti verso l’Inferno, ma se il nostro Caronte ci traghetta a suon di musica (e che musica!) è anche bello lasciarsi trasportare.