Home / Editoriali / Questo mondo è fatto di vetro: limpidezza e fragilità lungo il binario dei Locomotif @ LaFactoryLive – Bar Zoki Lido Felix (Torre S.Gennaro – Br) 26/04/12

Questo mondo è fatto di vetro: limpidezza e fragilità lungo il binario dei Locomotif @ LaFactoryLive – Bar Zoki Lido Felix (Torre S.Gennaro – Br) 26/04/12

Chiudi gli occhi. Immagina una terrazza che si affaccia sul mare, non molto grande, ma abbastanza spaziosa da contenere un pubblico, un paio di tavolini, una batteria, un piano Rhodes, una base in plastica ricoperta da un telo floreale su cui sono disposte delle campanelle giocattolo colorate ed un leggio, anch’esso rivestito dello stesso drappo. Se guardi dritto davanti a te, vedi il mare vestito per le grandi occasioni in elegante blu scuro, con le luci dei lampioni qui a riflettersi in un dorato zig-zag. Volgi il tuo sguardo ancora più lontano, vedi le luci del paese minuscole ed allineate a separare il mare dal cielo. Lassù si esibisce la luna, sulla terra ferma il palcoscenico è per loro, i Locomotif: Luca Barchitta alla batteria, Carmine Ruffino al piano elettrico e al computer, e Federica Faranda a voce e toy bells. Ore 23:00 circa, ha inizio il tanto atteso live della band di Catania. Luca è posizionato all’angolo, come un pugile carico in attesa di affrontare il suo avversario. I suoi guantoni sono le bacchette, il suo ring è la batteria. I suoi colpi non fanno male, non lasciano lividi, ma sono un costante supporto per Carmine col capo chino sul piano, e per Federica, piccola ed esile donna dalla grande vocalità. Rotto il ghiaccio, a parlare è la musica. Si susseguono uno dopo l’altro i brani del loro ultimo lavoro TWIMOG (acronimo di This World Is Made Of Glass). L’atmosfera si scalda e ci si immerge in un sogno con le dolci note di Onirica, preceduta da Promenade e dall’overture Il Volo. Poche parole tra un pezzo e l’altro, quelle che bastano per carpire comunque la simpatia, la dolcezza e la semplicità di questa ragazza, ma anche l’armonia e l’affetto che lega i membri del gruppo. Federica scioglie i capelli, inizialmente raccolti, ha gli occhi chiusi mentre canta e con le mani sembra disegnare nell’aria le parole pronunciate dalle sue labbra, parole e versi in più occasioni modellati ed arricchiti con appositi effetti vocali. E’ la volta del brano che presta il titolo al disco This World Is Made Of Glass e delle campanelle giocattolo. Segue Forget e, per descriverla, prendo in prestito le parole scritte da Federica nella presentazione del progetto Locomotif sulla pagina Facebook: “Adesso ci piacerebbe solo che qualcuno di voi facesse almeno una volta nella vita l’amore con una nostra canzone in sottofondo, in qualunque parte del mondo. Che fa pure rima.” Ecco, questo è il pezzo che mi sentirei di consigliare come sottofondo perfetto per un’intensa notte d’amore. Nostalgico, dolce, passionale, sensuale. Atmosfere jazz e twee pop convivono in Drunken Dreams, mentre La Luna e Gnac è la conferma della destrezza e creatività di Carmine al computer e al piano, dell’attenzione con cui fornisce lungo il cammino di Federica un tappeto sonoro fatto di bassi ed effetti elettronici che, nel pezzo in questione, contribuiscono alla freschezza dello stesso. C’è spazio anche per due cover, ovvero la ninnananna dei Radiohead No Surprises e la struggente Amare Inutilmente di Gino Paoli, arrangiata ed interpretata egregiamente, in linea con lo stile personale del gruppo. Un quarto alla mezzanotte, il live termina. Il pubblico applaude e chiede il bis, gentilmente concesso dai nostri amici catanesi.
E in serate come questa, con la musica giusta, con musicisti in gamba ed umili, lo scenario perfetto e la gente piacevolmente coinvolta dallo spettacolo in corso, che mi verrebbe la voglia di stare dall’altra parte, dalla parte di chi fa il musicista, con i suoi sacrifici e le sue gioie. Sono serate come questa che si trascrivono come per incanto, da sole, su un foglio bianco. E’ questa la musica e sono queste le persone che vale la pena di raccontare. Grazie ai Locomotif e alle sensazioni regalate. Auguro a chi già li segue di risalire al più presto sulla loro locomotiva, mentre invito chi ancora non li conoscesse a prendere nota delle sue prossime fermate. Puoi riaprire gli occhi!

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