Mood Spirals è il primo lavoro discografico di Beeside. Beeside non è altro che Federico Pazzona, musicista sassarese che pubblica con l’etichetta indipendente Seahorse/Red Birds una spirale di emozioni dislocata in dodici pezzi. A fare da padrona è la chitarra acustica con i suoi giochi di fingerpicking che direziona l’orecchio su e giù tra le percezioni a cui si attorciglia una voce multi-sfaccettata ‘’made in Midlands’’.
La prima curva, morbida, abbraccia Moochin About, Kepp your mouth shut e Migrane in un approccio soft, rilassante, quasi a volerci far accomodare su un’amaca tra cielo azzurro (con qualche nuvola per Migrane) e un prato verde pastello per proseguire con l’ascolto. Risveglio improvviso con lo sbalzo umorale di The good things you’ ve done, col suo ritmo incalzante e le sue parole pungenti ci mostra il potenziale. Inside your room, una mandorla amara bagnata nel miele, breve e intensa, emozioni pulite. Fifteen children fila liscia come l’olio in perfetto King of Convenience style, scivolando su Take a breath and swim, la traccia strumentale dall’animo più spiccatamente folk. Ritorno alla curva iniziale con Mood Spirals supportata dai violini. Fin dalle primissime note Touch the ground sai che non ti mollerà facilmente, ha il sapore di un nodo in gola sciolto dalla speranza. I quasi sette minuti di Connections non pesano, e ondeggiano tra sensazioni ascendenti e discendenti, leccornia per animi sensibili. Bottlenecks e Sunken Cheeks sono le estremità del fiocco che chiude questo lavoro.
Un disco per chi sa cogliere, ascoltare, scoprire lentamente, alternando il miele al sale in un gioco di ruoli emozionali tra voce e suono.
Credits
Label: Seahorse/Redbird-2012
Line-up: Federico Pazzona (voci, chitarre)
Tracklist:
- Moochin about
- Keep your mouth shut
- Migraine
- The good things you’ ve done
- Inside your room
- Fifteen children
- Take a breath and swim
- Mood spirals
- Touch the ground
- Connections
- Bottlenecks
- Sunken cheeks
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