In tutta questa ossessiva velocità c’è la possibilità di fermarsi a pensare, di fermarsi a sentire il vagito di un’emozione pura? Si possono fotografare istantanee di malinconica vita vissuta ai bordi di città piene di divieti d’accesso alla vera felicità? I Dee Lei ci provano e ci riescono. Dietro le loro strutture rock in costante tendenza alla fuga e alla dissonanza si cela la sempre unica produzione artistica di Paolo Benvegnù. Il grande padre di certo cantautorato moderno ha prestato anche la sua voce e la sua chitarra in alcuni pezzi. Le liriche dei Dee Lei colpiscono per la natura viscerale che le ha determinate, si sente che sono nate dall’osservazione e contemplazione della vita quotidiana. In questo approccio alla scrittura si intravedono i primi Perturbazione, mentre nel cantato ci ricordano i Virginiana Miller e in alcune soluzioni melodiche gli EPO di Silenzio Assenso. Spiccano il volo brani come Canzone Semplice, Sogno di Volare, Libertà Appesa e Luna.
La musica dei Dee Lei è una valanga sonora di possibile poesia cantautorale alternativa a tutto quello che oggi il mainstream ci vuole vendere per nuovo cantautorato. Non accontentiamoci: la poesia in musica è ancora possibile. Debutto altamente positivo.
Credits
Label: Rogues Records – 2012
Line-up: Giacomo “Bube” Crocicchi (VOCE) – Marco Sabatini (CHITARRA & VOCE) – Alessio Campanale (BATTERIA) – Nicola Beneventi (BASSO)
Tracklist:
1. Canzone Semplice
2. Sogno di volare
3. PoP
4. E’ finita l’estate
5. Immobili (ad aspettare)
6. Mare blu
7. Nuvole di vetro
8. Libertà appesa
9. Luna
10. Il testimone
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