Hush – Fiberglass

Vladimiro Vacca EP/Self Released, Recensioni Lascia un commento

Nove cristalli di puro pop elettronico dalle venature synth anni ottanta. Ricercare la melodia non è un reato. Il progetto partenopeo Fiberglass funziona alla perfezione, incentrato tutto su quella sinuosa voce di Liz Martin (molto vicina a quella di Alison Goldfrapp) e la creatività compositiva da soundtrack di Luca Thomas D’Agiout. Proprio brani come Sunflower e Do It My Way potrebbero appartenere ad un album dei Goldfrapp. Mentre Pairs per atmosfera si avvicina all’attitudine degli M83. L’elettronica che c’è dietro questo disco non è mai banale. Emerge un mix perfetto tra uncini pop e soluzioni strumentali quasi ambient che potrebbero piacere a Vangelis e Robert Miles. In Hush e Unravel si rivela anche un’anima northern soul nascosta, degna della migliore Lisa Stansfield, per intenderci. L’album d’esordio dei Fiberglass è un disco essenzialmente pop che attraverso degli eccellenti arrangiamenti elettronici non può passare inosservato.