Ci siamo già occupati del compositore napoletano Bruno Bavota nel 2013 in occasione dell’uscita del suo terzo lavoro in studio, La casa sulla luna, rimanendo piacevolmente coinvolti dalle note sprigionate dal suo piano. Lo ritroviamo nel 2015 con Mediterraneo, suo quinto e più maturo album.
Negli intenti del compositore, Mediterraneo dovrebbe suonare come un’ode alla vita ed alle emozioni e, a discapito del titolo, in realtà non ha niente a che fare con il mare. Bavota ha registrato l’album in un solo giorno in studio e totalmente al buio. Un esperimento realizzato in solitudine nella sua stanza e riproposto al pubblico durante il suo tour in Giappone lo scorso marzo.
Un lavoro alla base del quale sta la voglia di condividere, di fare entrare gli ascoltatori direttamente nell’intimità del compositore. Per farlo, Bavota si affida alle note calde e avvolgenti sprigionate dal suo pianoforte. È impossibile non rimanere incantati da Mediterraneo, dagli undici brani che parlano di tramonti, albe, pioggia, amori, sentimenti, relazioni, radici, emozioni. Cose semplici, quotidiane, così come la musica di Bavota. L’artista campano non aggiunge artefici, lascia che sia il suo piano, aiutato a tratti dagli archi e da una chitarra, a parlare per lui, a cullare e a portare altrove chi l’ascolta. Il compositore lascia che siano la meraviglia e la bellezza e farsi spazio tra le note.
Mediterraneo è un abbraccio, di quelli caldi che commuovono. Mediterraneo è una carezza, di quelle che calmano l’anima. Mediterraneo è un album da ascoltare ad occhi da chiusi, da godere fino all’ultima, splendida nota.
Credits
Label: Dronarivm – 2015
Line-up: Bruno Bavota (pianoforte, chitarra acustica, chitarra elettrica, delay, riverbero e field recordings ) – Marco Pescosolido (violoncello) – Paolo Sasso (violino)
Tracklist:
- Interlude
- Home
- Hands
- Who loves, lives
- Alba
- The night
- Mediterraneo
- A quiet place
- Sweet fall
- Passport to the Moon
- Fairytale
Links: Facebook, Sito Ufficiale
Mediterraneo – streaming