Mentha – Sara Loreni

Maria Concetta Botrugno Album, Recensioni Lascia un commento

Sara Loreni è la cantautrice e performer emiliana conosciuta ai più per la rinuncia a proseguire il suo percorso come concorrente di X Factor, giunto quest’anno all’edizione numero 9. Ma al di là del clamore mediatico successivo alla notizia e al di là dei presunti o reali motivi di un simile gesto, ciò su cui è veramente importante indagare è la pubblicazione del primo lavoro sulla lunga distanza della Loreni, dal titolo Mentha, che si avvale della produzione artistica di Martino Cuman (Non voglio che Clara). L’album si compone di dieci tracce piuttosto omogenee tra loro, il cui comune denominatore è racchiuso proprio nel significato del suo titolo: la parola Mentha. La menta, infatti, è una pianta dal sapore fresco e pungente e, nel linguaggio dei fiori, assume diverse accezioni in termini di sobrietà, saggezza, virtù e amore. Tutte caratteristiche che emergono appunto dall’ascolto dei brani e che si uniscono a quello che è l’elemento distintivo delle produzioni di Sara, ovvero la sua loop station, coadiuvata dall’uso di strumenti classici ed elettronici. L’energia e la solarità dei primi due brani della tracklist (La gente e Dovresti alzare il volume) ricordano da vicino una grande donna del cantautorato italiano come Cristina Donà, mentre Eva appare come la traccia più ispirata dell’album dalle sfumature abbastanza eighties. La sobrietà di cui si è parlato in precedenza si riscontra soprattutto nei momenti più raffinati come Fuori città e la finale Viens Toi, impreziositi rispettivamente da una sezione di fiati e archi.
Nonostante le evidenti influenze artistiche, da annoverare anche Meg e la statunitense St. Vincent, il synth pop fresco e onirico proposto da Sara Loreni in Mentha è la garanzia di una forte personalità e di un percorso tutto in ascesa.