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Gogol Mogol – Jumpin’ Quails

recensione_JumpinQuails-gogolmogol_IMG_201605I Jumpin’ Quails hanno base a Torino ed il loro Gogol Mogol è il terzo lavoro discografico (il precedente Atomic rendez-vous è datato 2013).
Una vena dark new wave attraversa l’intero lavoro: un po’ per la voce, un po’ per le atmosfere cupe. Tante influenze, molte contaminazioni che si fondono perfettamente tra loro in una rara isoletta di nove brani dove il rock psichedelico si sposa con il funk e il garage rock. Eberswalder Strasse cita gli echi plumbei dei Cure, scomodando anche i Bauhaus volendo, mentre Blitzfrieden ci porta direttamente nelle braccia di un immaginario berlinese colorato e underground. Rainbow flesh vuole essere un omaggio a David Bowie, mentre Candies ha il suono sporco del goth rock che dà eco a un gruppo come Malaria! attivi negli anni Ottanta.
Sonorità cult dal passato, un perfetto mix di frammenti di generi confezionati nel loro personale mood. Sognante e sintetica Le grand V chiude il disco.
Composti, luminosi e controcorrente. Un disco da ascoltare per lasciarsi stupire.

Credits

Label: EdisonBox/Vollmer Industries – 2016

Album: Jacopo Trivero (basso, voce, controcanto) – Salvatore Marano (chitarra, controcanto) – Diego Bolognese (percussioni, voce) – Riccardo Salvini (chitarra, synth, controcanto) – Matteo Givone (chitarra, controcanto)

Tracklist:

  1. See You Down There (in a While)
  2. Chloé
  3. Chance Dice
  4. Eberswalder Straβe
  5. Blitzfrieden
  6. Rainbow Flesh
  7. Candies
  8. Breakin’ the Glass
  9. Le Grand V

Link: Sito Ufficiale, Facebook

Gogol Mogol – streaming

Rainbow flesh – video

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