Bastano davvero quattro o cinque cose a nostra misura, la non rinuncia delle proprie radici, il giusto equilibrio tra lucidità e ironia, un pizzico di “fragilità umana” e uno sguardo aperto e accorto per fare di A casa tutto bene un album denso, emozionante, crudo ed estremamente sincero.
Non è poco, assolutamente, e soprattutto è una rarità per il nostro tempo e la nostra generazione; lo è ancora di più per i giovani che ancora stanno provando a starci dentro.
Brunori Sas con questo disco vince la scommessa di offrire, attraverso parole accessibili e quello strumento potente che è la musica, una chiave preziosa per chi in questo tempo si sente a disagio senza nessuna apparente via d’uscita.
L’uomo dalla barba grigia e i grandi occhiali è saggio, perché ha il coraggio dalla sua umile e personalissima prospettiva di cantare un mondo con mille domande e pochissime pretese di dare risposte univoche, dialogando e interrogandosi insieme a chi ascolta, senza mai fare sconti su ciò che è autentico dichiarando che il dolore serve quanto la felicità (La verità e La vita liquida).
Dichiara inoltre di non essere disposto a rinunciare alle sue radici cosentine, a quella terra martoriata dal lavoro “ nero” raccontato con rara acutezza in Don Abbondio, per non parlare del “problema delle differenze culturali” (Uomo nero) raccontata con tagliente realismo, sprezzante critica oltre che pregiata ironia.
A casa tutto bene è il quarto capitolo della vita, nonchè autentica saga, di Dario Brunori: una fotografia di reportage attualissima dove c’è spazio anche per l’amore e le sue chiare e scure sfumature (Diego ed io e Colpo di pistola); amore cantato con il giusto pathos, alla giusta distanza, perché l’arte se ti appartiene davvero può con il suo essere universale, sapere, dire e custodire una vita intera e raccontarti chi sei.
Sono grata a Maria per aver scelto la sera giusta e per avermi aperto un mondo, a Emanuele per lo scambio e il permesso accordato. A Brunori Sas per questo capolavoro accessibile e umanissimo.
Credits
Label: Picicca Dischi – 2017
Line-up: Dario Brunori (chitarre, mandolino, basso, pianoforti, programmazioni, voce, cori) – Simona Marrazzo (cori, percussioni, sintetizzatori) – Stefano Amato (basso elettrico, mandola tenore, mandola contralto, violoncello, mandolino americano, arrangiamento e direzione archi) – Dario Della Rossa (pianoforte, sintetizzatori) – Massimo Palermo (batteria, drum machine, percussioni) – Mirko Onofrio (flauti traversi soprano e basso, flauti dolci soprano e tenore, sax, effetti, cori, arrangiamento fiati); hanno partecipato Lucia Sagretti, Takabum (Giuseppe Oliveto, Emanuele Calvosa, Francesco Caligiuri), Taketo Gohara, Matteo Zanobini, Rolando Brassi, Patty Spadafora, Coro del Rinacchio (Roberta, Bruno e Nicola Brunori, Lorenza e Niccolò Zimbo, Jacopo e Samuele Cesario, Orsola e Gaia Gerbasio, Monica Onofrio, Simona Marrazzo, Mammarella Sas, Giovanna Greco, Antonella Miceli), Edoardo De Angelis, Paolo Borsarelli, Manuel Zigante, Maurizio Redegoso Kharitian, Virginia Luca, Umberto Fantini
Tracklist:
- La verità
- L’uomo nero
- Canzone contro la paura
- Lamezia Milano
- Colpo di pistola
- La vita liquida
- Diego ed io
- Sabato bestiale
- Don Abbondio
- Il costume da torero
- Secondo me
- La vita pensata
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