Home / Recensioni / Album / Futuro proximo – Umberto Maria Giardini

Futuro proximo – Umberto Maria Giardini

recensione_umbertomariagiardini-futuroproximo_IMG_201703Terzo disco per Umberto Maria Giardini: si chiama Futuro Proximo ed è un viaggio nel suono. Dieci pezzi dal rock al prog nei quali tuffarsi senza riserve. Si parte da Avanguardia, una ballata elettrica dalla coda lunghissima, come un manifesto del pensiero di Giardini che si districa tra metafore e allusioni. Guarda il mondo col terzo occhio questo disco: si estranea e guarda avanti, al futuro. Post. Alba boreale indugia sui “margini d’errore” del tridimensionale, delle relazioni automatizzate, sulla Coca-Cola e su altri potenti che guideranno il mondo. Una voce che si impone, vibra, esplode su tappeti di corpose chitarre. E poi ci sono cerchi concentrici che risucchiano in visioni personali del passato. Intimità spiegazzate, volti e cose immortalati in una traccia mnestica. Energia e dolcezza. Malinconia a manciate. Il vento e il cigno è un perfetto esempio, in questo disco, di come il rock sappia vestirsi da ninnananna. Per riprendere le sue divagazioni: Ieri nel futuro proximo è un pezzo strumentale di pura visione. Le ritmiche irregolari danno il senso del tempo spezzato, dei pensieri incostanti. Il sogwriting di Umberto è sempre estremante evocativo, con un cuore forte che non teme di scegliere parole semplici e nude. Graziaplena si concede corone di synth e atmosfere cupe che vanno a sfumare. “Guarderemo i nidi dentro agli alberi”: tutto il pezzo è un respiro a pieni polmoni, sia negli arrangiamenti sia nelle parole, un largo abbraccio a natura e marette da essere umano. A chiudere il disco è Mea culpa. Limpida ballata carezzata da un pianoforte che scivola su onde notturne. “Vivere con te è come…” una dedica, una confessione. Umberto Maria Giardini ci lascia con un’immagine, quella di chi volta le spalle, “girato su di un fianco” e lascia fare “tutto a tutti”. Distacco forse, o ricerca di un pacifico angolo terrestre tutto per sè. Con la sensazione di parole quali “antimateria”, “lontano”, “anni luce” si viaggia oltre, ancora una volta, anche con Futuro Proximo.

Credits

Label: La Tempesta Dischi– 2017

Line-up: Umberto Maria Giardini (chitarra elettrica, percussioni, voce) – Michele Zanni (piano, moog, vibrafono, basso elettrico) – Marco Marzo Caracas (chitarre elettriche) – Giulio Martinelli (batteria) – Stefano Radaelli (sax baritono)

Tracklist:

  1. Avanguardia
  2. Alba Boreale
  3. A Volte Le Cose Vanno In Una Direzione Opposta A
  4. Quella Che Pensavi
  5. Il Vento E Il Cigno
  6. Ieri Nel Futuro Proximo
  7. Dimenticare Il Tempo
  8. Caro Dio
  9. Graziaplena
  10. Onda
  11. Mea Culpa

Link: sito ufficiale, facebook

Futuro proximo – streaming

Alba boreale – video

Ti potrebbe interessare...

fanali_cover_2024__

I’m In Control – Fanali

Immagini che si suonano. Suoni che si immaginano. Di nuovo in viaggio sinestetico con Fanali, …

Leave a Reply